Quasi congenere della zucca, la pianta della zucchetta, può essere a cespuglio o a fusto strisciante, il quale si caratterizza per la forma angolosa, ricca di viticci e dai lunghi e cavi peduncoli delle grandi foglie cuoriformi ispide e rugose. I suoi frutti sono ovoidali, a clava, cilindrici o sferici, a seconda delle varietà .
Originaria delle regioni temperate calde del Nord America dove godeva di un alto consumo tra i nativi, fu introdotta in Europa e la sua coltura si diffuse rapidamente, prima nelle regioni mediterranee e poi anche in quelle in cui il clima ne consente la vegetazione a primavera inoltrata.
Lo zucchino richiede clima temperato caldo. Già a 10-12 gradi C. la pianta arresta il suo sviluppo. La temperatura ottimale è intorno ai 15-18° di notte e 24-30° di giorno. Lo zucchino è esigente anche in fatto di umidità , poiché consuma 850 litri d’acqua per ogni chilo di sostanza secca prodotta. Richiede un terreno molto fertile, di medio impasto, profondo, con una buona dotazione di sostanza organica e bene esposto. E’ una coltura molto avida, richiede concimazione organica di letame o composto ben maturo. Per stimolare la ripresa delle giovani piantine dopo il trapianto si può trattare con macerato d’ortica diluito al 20%. La semina si effettua in semenzaio da marzo ad aprile per avere un raccolto anticipato. In pieno campo si semina da Aprile a Maggio in postarelle. La raccolta è scalare. Le zucchine dovrebbero essere raccolte quando il fiore portato dall’apice dei frutti sta per schiudersi. L’epoca della raccolta varia molto da regione a regione.
Come valore nutrizionale a livello calorico è alquanto irrilevante. Dal punto di vista terapeutico, servite crude o cotte (in questo caso conviene bere l’acqua di decozione), le zucchine svolgono nell’organismo un’azione altamente diuretica, lassativa, disinfiammante, disintossicante e depurativa. Pertanto vengono indistintamente indicate nelle affezioni del tubo digerente, stitichezza compresa; nelle affezioni degli organi urinari e negli stati di intossicazione. Comunque troppe zucchine riescono a dilatare stomaco e addome persino alle persone più asciutte. Non conviene mai mangiarle lessate, neppure affiancate ad altri ortaggi più centripeti: anziché essere questi ultimi ad influire sulle zucchine, è lei che riduce il tono dei suoi accompagnatori. Stufata insieme alle radici, cipolle, carote, ecc., è già un’altra cosa. Il miglior modo per utilizzarla resta però quello di farla cuocere al forno ripiena di cereali, la rendiamo così più asciutta, meno dilatatrice e più appetitosa. Non bisogna mai esagerare nella frequenza.
La Cucurbita pepo l., ha un frutto piccolo, verde screziato, ruvido, ovoidale allungato. Sono diffuse in tutta Italia, in particolare in Liguria e nel Meridione. Si hanno anche frutti tondeggianti, come la zucchetta tonda di Nizza, che si raccoglie quando è grossa come un’arancia. Le zucchine migliori sono quelle che producono frutti di forma cilindrica, di media dimensione, con polpa soda e buccia sottile, con pochi semi.
Le zucchine potrebbero venire considerate quasi delle bevande, poiché il quantitativo d’acqua presente nella loro struttura raggiunge il 91-97%.
Le ricette