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Energia nucleare? No grazie, preferisco il sole

Avrai sentito parlare qualche volta di energia nucleare. Se non altro perché qualche tempo fa, in seguito ad un disastroso terremoto, si è verificato un gravissimo incidente nella centrale nucleare giapponese di Fukushima che ha causato la contaminazione radioattiva di molti lavoratori, oltre che dei villaggi, degli animali, del mare e dell’aria.

L’aumento fortissimo del prezzo del petrolio e del gas (che, bruciati nelle centrali termoelettriche, producono energia elettrica) ha suggerito ad alcuni che la soluzione per le necessità energetiche dell’Italia potesse essere l’energia nucleare. In realtà questa non sembra proprio essere una buona idea. Ecco alcuni motivi che propongo alla tua riflessione:

  • Le centrali nucleari producono scorie che rimangono radioattive anche per decine di migliaia di anni. Esistono nel mondo 250mila tonnellate di rifiuti radioattivi e nessuno, fino ad ora, ha trovato una soluzione soddisfacente per questo enorme problema.
  • Le centrali nucleari non sono impianti sicuri al 100%. Tra l’altro, un incidente in una centrale nucleare non è come un incidente che avviene su una linea ferroviaria o in autostrada. Per quanto sia un evento grave e doloroso, un treno che deraglia coinvolge nel disastro qualche centinaio di persone. Un incidente nucleare (come è avvenuto in Giappone e anche a Chernobyl, in Ucraina, nel 1986) può disperdere nell’ambiente una enorme quantitĂ  di materiali radioattivi che inquinano l’aria, la vegetazione, le acque, gli animali e l’uomo anche a migliaia di chilometri di distanza. Provocando danni che sono evidenti anche dopo decine e decine di anni.
  • Con una parte del materiale “di scarto” prodotto da una centrale nucleare (il plutonio, ad esempio) si possono fabbricare le bombe atomiche, le armi piĂą pericolose e disumane costruite dall’umanitĂ . A Hiroshima e Nagasaki (in Giappone, nell’agosto 1945), due bombe atomiche provocarono in un sol colpo dalle 100 alle 200mila vittime. Senza contare le centinaia di migliaia di persone che sono morte negli anni successivi e che, ancora oggi, soffrono di gravi malattie provocate dall’esposizione alle radiazioni.

 

In azione
Su una cosa sarai senz’altro d’accordo: prima di pensare a come produrre più energia elettrica, potremmo provare a diminuire l’energia consumata o sprecata.
Ad esempio:

  • Non lasciare accesa la lampadina nelle stanze dove non c’è nessuno.
  • Spegni il LED della TV e della radio (il LED è quella lucetta rossa che rimane sempre accesa).
  • Ogni tanto, lascia perdere televisione, computer e play station e leggi un libro: un piacere a costo energetico zero!

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Biolcalenda febbraio 2014

In azione

 

Su una cosa sarai senz’altro d’accordo: prima di pensare a come produrre più energia elettrica, potremmo provare a diminuire l’energia consumata o sprecata. Ad esempio:


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