L’arancione e semplice carota, il cui nome deriva dal greco karotĂłn, classificata come Daucus carota, è un’Ombrellifera, che cresce sia allo stato spontaneo sia coltivato in Europa, in Asia e nell’Africa settentrionale, la cui parte edule è la radice a fittone, dalle svariate forme e dimensioni.
Leggi tutto >>La mandorla è il pregiato seme oleaginoso commestibile del prunus dulcis, appartenente alla famiglia delle rosacee, originario dell’Asia centrale e diffuso in tutti i paesi dal clima temperato dell’Europa del sud. L’albero, a partire dal XVI secolo, grazie agli spagnoli, si è espanso anche in America, particolarmente in California, attualmente leader della produzione mondiale di mandorle; in Italia viene coltivato soprattutto in Emilia Romagna, Sicilia e Lazio.
Leggi tutto >>Versatili broccoli, gustosi e salutari.
Il cavolo broccolo, Brassica oleracea varietĂ italica Plenck, è una preziosa crocifera, originaria di un’area compresa fra Grecia, Turchia, Siria e Cipro, coltivata giĂ a partire dal VI secolo a.C.
Aglio: aroma pungente e incredibili proprietĂ terapeutiche
L’aglio (allium sativum), originario dell’Asia centrale, è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Liliacee, diffusamente coltivata nei paesi a clima temperato come ortaggio da condimento per i suoi bulbilli, o spicchi, intensamente aromatici.
Leggi tutto >>Il prezioso frutto della vite, l’uva dai variegati colori dal verdognolo al nero con suggestive sfumature gialle, rosate, rosse e violacee, secondo la destinazione si distingue in grappoli da tavola, con buccia sottile, polpa compatta, vinaccioli poco numerosi o assenti e da vino, dalla polpa teneramente succosa.
Leggi tutto >>Il pomodoro, classificato da Carlo Linneo nel 1753 come Solanum lycopersicum (dal latino, pesca dei lupi), è attualmente la bacca più consumata al mondo.
Originario dell’America Centrale, il pregevole alimento giunse in Europa grazie agli spagnoli e, nel corso del XVI secolo, si diffuse in tutto il vecchio continente e in Asia, dapprima nella varietà gialla, da cui il nome “pomo d’oro”, poi in quella rubiconda.
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