Nel discorso del 25 aprile scorso a Vittorio Veneto, il presidente Mattarella ha concluso riportando una frase di Teresio Olivelli, giurista lombardo e partigiano, ucciso a bastonate nel lager di Hersbruck: Lottiamo giorno per giorno perché sappiamo che la libertà non può essere elargita dagli altri. Non vi sono liberatori. Solo uomini che si liberano”.
Leggi tutto >>Il mondo dopo la pandemia: da una parte la calma del blu pervinca, dall’altra l’energia del rosso.
Rappresentare il passaggio da isolamento a libertà. Speranza e ottimismo. Ripartenza. Neoumanesimo. Rinascimento. Sarebbe bello rinascere.
Il 24 maggio scorso Bob Dylan ha compiuto 80 anni. Bob l’imprendibile: per la sua forza, per l’immutata bellezza delle sue opere, per essere allo stesso momento poeta, menestrello, profeta, cantante folk.
Leggi tutto >>Comincerei (si fa per dire) con il governo del cambiamento. Mi aspettavo al primo posto la “rivoluzione” della scuola.
E invece no!
Leggi tutto >>In Arboreto Salvatico, Mario Rigoni Stern riporta una frase di Cechov: “Chi conosce la scienza sente che un pezzo di musica e un albero hanno qualcosa in comune, che l’uno e l’altro sono creati da leggi egualmente logiche e semplici”.
Leggi tutto >>Si percepisce un’antica bellezza che fa trattenere il respiro, una capacità artigianale che va al di là dell’umano. Si è in una dimensione irreale, quasi sospesi in un’aria impalpabile.
Leggi tutto >>Perché andare lontano a cercare le architetture della meraviglia, quando sono intorno a noi? “La me casa no ga più, no ga più el sole…”.
Così inizia una delle più struggenti cante di Bepi De Marzi, “La casa”. La casa contadina non ha più il sole che la illumina perché è stata abbandonata, lasciata sola. Da tutti.
“La forma è un mistero, che sfugge alle definizioni, ma che porta benessere all’individuo, in maniera del tutto diversa da quella di un semplice aiuto sociale”.
“Minus 35° degrees”, mi dicono gli amici di Helsinki. Qui il dialetto vicentino non vale: o inglese o finlandese, che però è impossibile.
L’architettura della meraviglia. La meraviglia di Ronchamp, le forme diverse, le finestre strombate, l’ascolto del silenzio, la leggerezza delle pareti curvate, lo spazio irregolare.
Leggi tutto >>Luogo dello stupore dove tutto torna alla natura. Aspetto, con trepidazione che esca quel po’ di sole caldo autunnale, tra grigi di nuvole e biancori di luce. Alle spalle, la sontuosità della Cattedrale che Mauri, adesso, sembra aver imperlato della doratura dei larici.
Leggi tutto >>Gli sconosciuti e i dimenticati. Architetto illuminista, visionario, artefice del più importante esperimento urbano del nostro tempo. Less aesthetics, more ethics.
Meno estetica, più etica. Una sfida al mondo intero lanciata da Paolo Soleri.
Il sogno di Hundertwasser è stato quello di credere in un’architettura che è natura, che sa di verità, che trabocca di felicità. Perché ha creduto nella vita e la vita lo ha sostenuto. «….denn das Paradies ist um die Ecke»: il paradiso è dietro l’angolo. Così è scritto all’ingresso di Bad Blumau, paesino della Stiria, dove Friedensreich Hundertwasser, tra il 1994 e il 1998, ha costruito un microcosmo architettonico intorno alle acque termali.
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