La vita deve essere una ricerca, non un desiderio, ma una ricerca.
Non un ambizione a diventare questo o quello,
il presidente o il primo ministro di una nazione, ma una ricerca per scoprire “chi sonoâ€
Diventare è la malattia dell’anima
La vita diventa più ricca
quando l’amore e l’amicizia crescono.
Se diventi più sensibile, la vita diventa più grande.
Non è più uno stagno diventa un oceano.
…bisogna cercare di capire, lavorando di fantasia,
e dimenticare quel che si sa in modo che l’immaginazione
possa vagabondare libera, correndo lontana dentro le cose fino a vedere come
l’anima non è sempre un diamante ma alle volte velo di seta,
immagina un velo di seta trasparente, qualunque cosa potrebbe stracciarlo,
anche uno sguardo..
 Sai cos’è bello, qui? Guarda: noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia,
e loro restano lì,
Non incolpare nessuno,
non lamentarti mai di nessuno, di niente,
perché in fondo
Tu… hai fatto quello che volevi nella vita.
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Accetta la difficoltà di costruire te stesso
ed il valore di cominciare a correggerti.
Il trionfo del vero uomo
proviene delle ceneri del suo errore.Â
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Non lamentarti mai della tua solitudine o della tua sorte,
affrontala con valore e accettala.
In un modo o in un altro
è il risultato delle tue azioni e la prova
che Tu sempre devi vincere.
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Operaio, non costruire più armi.
Ogni arma che fai sono moltitudini
di poveri e di operai ad essere uccisi,
con la tua stessa arma.
Come fai a lavorare per la pace
se costruisci armi? Come puoi
accarezzare i tuoi bambini
dopo che le tue mani hanno costruito
un fucile, una bomba, una mitraglia?
Come fai a procreare creando armi?
Operai lasciate le fabbriche di armi!
 “Nessuno dei mali che si vuole evitare con la guerra è un male così grande come la guerra stessa”
Bertrand Russel
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Bisogna avere il coraggio di dire ai giovani che essi sono tutti sovrani, per cui l’obbedienza non è ormai più una virtù, ma la più subdola delle tentazioni, che non credano di potersene far scudo né davanti agli uomini, né davanti a Dio, che bisogna che si sentano ognuno l’unico responsabile di tutto.        Â
Leggi tutto >>L’ex combattente non ha bisogno di un monumento
ma del riconoscimento che fu mandato al macello
per affari non suoi.
Gli avevano insegnato che il nemico
era al di là di un confine
e perciò non capiva che la guerra
era una lite fra capitalisti
(come dicevano i socialisti)
e che sarebbe stata un’inutile strage
(come disse il papa di allora)
In trincea, mentre infilava con la baionetta
i suoi fratelli operai che parlavano altra lingua,
Venite, padroni della guerra, voi che costruite i cannoni
voi che costruite gli aerei di morte, e tutte le bombe
voi che vi nascondete dietro i muri e alle scrivanie
voglio solo che sappiate che posso vedere attraverso
le vostre maschere
voi non avete mai fatto nulla se non costruire per distruggere
voi giocate con il mio mondo come se fosse un vostro giocattolo
mi mettete un fucile in mano e vi nascondete ai miei occhi
e vi voltate e correte lontano
quando volano le veloci pallottole
come Giuda un tempo voi mentite e ingannate
una guerra mondiale può essere vinta,
Presto vieni qui, ma su non fare così
ma non li vedi quanti altri bambini
che sono tutti come te, che stanno in fila per tre
che sono bravi e che non piangono mai …
Vi insegnerò la morale e a recitar le preghiere
e ad amar la patria e la bandiera:
noi siamo un popolo di eroi e di grandi inventori
e discendiamo dagli antichi Romani …
Sei già abbastanza grande,
Non maledire questo nostro tempo
non invidiare chi nascerà domani
chi potrà vivere in un mondo felice
senza sporcarsi l’anima e le mani
Noi siam vissuti come abbiam potuto
negli anni oscuri, senza libertÃ
siam passati tra le forche e i cannoni
chiudendo il cuore e gli occhi alla pietà .
Ma  anche  dopo  il  più  freddo  degli inverni
ritorna sempre la dolce primavera
la nuova vita che comincia stamattina
in queste mani sporche ha una bandiera.
(…)
Io chiedo come può un uomo
Uccidere un suo fratello
Eppure siamo a milioni
In polvere qui nel vento.
E ancora tuona il cannone,
Ancora non è contenta
Di sangue la belva umana
E ancora ci porta il vento.
Io chiedo quando sarÃ
Che l’uomo potrà imparare
A vivere senza ammazzare
E il vento si poserà .
E se ci diranno, che per rifare il mondo,
c’è un mucchio di gente, da mandare a fondo,
noi che abbiamo troppe volte visto ammazzare,
per poi dire troppo tardi che è stato un errore,
noi risponderemo noi risponderemo: no, no, no,
e se ci diranno, che nel mondo la gente,
o la pensa in un modo, o non vale niente,
noi che non abbiamo ancora finito di contare,
Immagina che non ci sia paradiso, è facile se provi
Niente inferno, sotto di noi, sopra solo cielo
Immagina che tutta la gente viva alla giornata
Immagina che non ci siano nazioni, non è difficile
Niente da uccidere o per cui morire, e niente religioni
Immagina che tutta la gente viva la vita in pace.
Immagina che non ci sia proprietà privata, chissà se ci riesci
niente egoismo e fame,
Avevo una scatola di colori,
brillanti, decisi e vivi.
Avevo una scatola di colori,
alcuni caldi, altri molto freddi.
Non avevo il rosso per il sangue dei feriti,
non avevo il nero per il pianto degli orfani,
non avevo il bianco per il volto dei morti,
non avevo il giallo per le sabbie ardenti.
Ma avevo l'arancio per la gioia della vita,
e il verde per i germogli e i nidi,
Martin Luther King
(…) "E' strano come tutti i grandi geni militari del mondo abbiano parlato di pace. Gli antichi conquistatori che uccidevano per raggiungere la pace,Alessandro, Giulio Cesare, Carlo Magno, Napoleone, tutti a parole desideravano un ordine pacifico. Se leggete attentamente "Mein Kampf" scoprirete che Hitler insisteva che tutto ciò che faceva in Germania era per raggiungere la pace. E l'eloquenza di coloro che muovono il mondo oggi è meravigliosa quando tratta di pace: ogni volta che noi lasciamo cadere le nostre bombe nel Nord-Vietnam il presidente Johnson parla di pace".
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