Con il termine agrumi si intendono le piante coltivate appartenenti al genere Citrus della sottofamiglia Aurantioideae (famiglia delle Rutaceae) e i loro frutti. Le varie specie hanno raggiunto l’Europa in tempi diversi. Sembra che il primo sia stato il cedro ben noto tra gli antichi Romani come pomo di Persia. È documentato che sempre costoro conoscevano già nel I secolo anche il limone e l’arancio amaro, ma la loro coltivazione è stata introdotta nel Mar Mediterraneo solo nel X secolo dai Saraceni. La coltivazione dell’arancio dolce invece è stata introdotta dai Portoghesi nel XVI secolo, mentre risale addirittura al XIX secolo l’acquisizione del mandarino. Gli agrumi oggi sono largamente coltivati in tutti i continenti nelle zone temperate e subtropicali.
L’Italia occupa un posto di rilievo nella produzione mondiale degli agrumi, con una quota mondiale poco oltre il 2% (seconda in Europa dopo la Spagna con una quota del 5%).
È noto che gli agrumi sono ricchi di vitamina C, ma nello specifico ecco alcuni dei benefici che questa sostanza ha: sono ottimi alleati per prevenire o curare malanni di stagione come raffreddore, tosse, mal di gola e stati influenzali, ma sono utili anche per gengiviti, stomatiti e malattie infettive.
Nondimeno hanno un ruolo fondamentale nella prevenzione dello scorbuto, una forma di malnutrizione che corrisponde alla carenza di vitamina C che provoca stanchezza, debolezza cronica e, nei casi più gravi, la tendenza al sanguinamento, soprattutto gengivale, e alla formazione di lividi.
La vitamina C, tuttavia, non è la sola presente negli agrumi. C’è la vitamina A, soprattutto nei mandarini e nei pompelmi che è molto preziosa tra le vitamine per gli occhi e per la vista, mentre quelle del gruppo B contrastano il senso di spossatezza. Inoltre, sono ricchi anche di niacina che regola il metabolismo ed è utile in caso di pellagra, una malattia piuttosto fastidiosa caratterizzata da demenza, dermatite e diarrea, spesso associata ad un’alimentazione fortemente scorretta e squilibrata.
Gli agrumi, fanno bene anche per il loro contenuto di fibra, in particolare di pectina che aumenta il senso di sazietà e favorisce la motilità intestinale, sostenendo l’intero processo digestivo. Oltre alla vitamina C, un’altra sostanza presente negli agrumi che ha un impatto molto positivo sul corpo, è l’acido citrico, presente soprattutto in arance e limoni.
Le sue funzioni sono molteplici: antiossidante; astringente, quindi utile in caso di diarrea; disinfettante; di prevenzione dei calcoli renali.
È bene ricordare che gli agrumi sono generalmente da evitare per chi soffre di gastrite o reflusso gastroesofageo.
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