Pur essendo un piccolo stato, Malta può vantare una cucina piuttosto varia, che subisce numerose influenze. Infatti ha conosciuto una lunga dominazione araba, quindi normanna, angioina, aragonese, borbonica, un periodo napoleonico e infine britannico.
Da ciascuno di questi periodi storici, la cucina maltese ha preso diverse preparazioni, per cui, pur in una sua particolare caratterizzazione mediterranea, moltissime sono le influenze arabe (pasta di mandorle, acque profumate, l’uso dei datteri, il riso, la pasta sfoglia, ecc.) e siculo/italiane (la pasta, l’uso dei legumi, delle cicorie e dei radicchi, ecc.), così come nella lingua, il-malti (maltese), che risulta un particolare miscuglio di termini arabi, italiani (l’italiano è stata lingua ufficiale fino al 1934) e inglesi.
La Repubblica di Malta è un arcipelago e quindi si può ben immaginare quanta importanza abbia il pesce nelle sua cucina, ma è anche piuttosto montuosa e molte sono ancora le greggi di pecore e capre che vi pascolano fin dal periodo greco, fornendo carne e latte che viene trasformato in ottimi formaggi sia freschi che stagionati. Il clima dolce di queste isole (Melite – miele, dolce per i greci), che raramente scende sotto lo zero, permise agli arabi di impiantare la cultura del cotone, ma permette ancora oggi una ottima produzione di frutta (pesche, albicocche, mandorle, noci, susine, agrumi, ecc.) e di ortaggi e legumi di ogni genere che entrano in un cucina mediterranea ricca di melanzane, pomodoro, cetrioli, cipolle, fave, ceci, piselli, lenticchie, olive.
Ricche minestre di legumi e verdure (la più conosciuta la zuppa della vedova), riso, pasta di tutti i tipi, sono a pieno titolo una delle portate principali di ogni pasto. L’olio di oliva è il condimento principe. Quasi tutta la pasticceria è di derivazione araba o dell’Italia meridionale.
Ricette
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Bigilla (crema di fave) | ![]() |
Spaghetti con salsa | |
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Pastizzi tal pizelli (sfogliatelle ripiene di piselli) | ![]() |
Imqaret (pasticcini di datteri) |