La cucina friulana è caratterizzata da piatti piuttosto rustici e semplici (polenta e zuppe) nelle aree montane e più raffinati nella zona sud di influenza veneziana (risotti e torte salate). Come in ogni regione italiana, la sua agricoltura è stata influenzata dalle diverse dominazioni
da quella romana che ha impiantato la vite e il periodo bavarese con i cavoli e le rape, così come Venezia ha portato, fin dal XVII secolo, piante provenienti dall’America (fagioli, patate e granturco) che qui si sono ben adattate. Colture che hanno influenzato la cucina della regione fino ad oggi.
Perciò oggi possiamo trovare raffinati ravioli (cjalzòns) ripieni di frutta secca, ricotta e perfino cacao e conditi con burro fuso e spezie, di derivazione ottomana portati da Venezia, brovada (rape fermentate con vinacce), crauti, knodel e salsa al kren portati dall’Austria, stufati alla moda ungherese (gulasch) e dolci della pasticceria mitteleuropea come gubana e strudel.
Grande importanza ha anche la raccolta delle erbe selvatiche da usare cotte in ripieni di ravioli, torte salate, per frittate e zuppe e crude in fresche insalate primaverili che prevedono anche fiori di calendula, borragine, violette, primule e pratoline.