Con Marzo inizia il tempo nel quale Persefone risale dall’Ade e si ricongiunge a Demetra, sua madre, Terra. Le stagioni si manifestano grazie a forze che nell’antica Grecia si esprimono nel mito. Queste possenti immagini sorgono da una umanità che era in grado di vivere le forze del mondo nella propria interiorità , come se fossero espresse in un sogno.Demetra, sorella di Zeus, che presiede al mondo dell’agricoltura e della generazione. Persefone, sua figlia nonché incarnazione della stessa Dea Demetra da giovane, andata in sposa ad Ade, dio degli inferi, dopo essere stata da lui rapita. Le forze ctonie non vanno per il sottile. Quello che si manifesta al mondo viene strappato con violenza. Alla morte non si sfugge.
Ma in realtà non si sfugge mai alla vera Vita, che vince la morte. Perché nulla è mai per sempre, se non il gioco dell’evoluzione, della crescita, al quale anche noi possiamo partecipare da protagonisti, nel nostro ruolo specifico di uomini.
Persefone è stata rapita negli inferi. La disperazione di Demetra trova ascolto in Zeus, e la dea può pretendere il ritorno della figlia nel mondo che si esprime in natura. Prima che questo avvenga, però, Persefone si nutre con del cibo nel sottosuolo: mangia un numero di chicchi di melograno corrispondente al numero di mesi che nell’anno noi consideriamo di riposo del terreno, da 4 a 6.
La natura che deve manifestarsi si nutre nel tempo di riposo, la terra nutre. La terra che ci coprirà un giorno ci nutre e ci consente di esprimere, attraverso questo nutrimento, quel che sarà poi di noi nella vita sensibile.
Il seme che le piante rilasciano nel terreno genera potenzialmente una nuova pianta, in forma uguale ma sempre diversa nella sua manifestazione. Anche i semi che non sono destinati a generare nuove piante, che si disgregano in natura, portano nutrimento al mondo spirituale: nutrono l’Essere nella sua complessità e nella sua meravigliosa articolazione.
Se ogni seme tornasse ad essere pianta, se ogni chicco di grano tornasse ad essere spiga, non avremmo il pane per gli uomini, non potremmo nutrirci anche noi, esseri del mondo umano ed animale. Tutto, proprio tutto, è in magnifica Relazione.
Persefone si nutre di frutti della vita nel sottosuolo e per questo è costretta a tornarvi ogni anno per alcuni mesi, in base ad una legge cosmica che impone a chi mangia dei frutti della vita nel sottosuolo di tornarvi periodicamente.
Sarà quindi ancora autunno, inverno. Ma tornerà sempre primavera.
Così riparte il ciclo dell’anno, ogni volta lo stesso, ogni volta diverso.
La morte non è mai per sempre. Quello che è per sempre è invece il respiro cosmico di contrazione ed espansione, il mondo delle forze formatrici da cui tutto proviene. Ogni nostro fratello che ritorna, come Persefone, nel mondo oscuro, lascia a noi che restiamo in superficie la bellezza della sua vita e della sua generosità , semi per il nostro nutrimento.
È giusto essere profondamente grati di quanto riceviamo, per poi donare noi stessi quello che abbiamo ricevuto. Dopo averlo trasformato in, con generosità .
Non “la vita è un dono†ma noi siamo un dono alla vita. Riprendo questa affermazione dal Maestro Zen Fausto Taiten Guareschi. L’esistenza personale di ognuno su questa terra è un dono alla vita. Offriamo la nostra presenza al pianeta con attenzione e rispetto, poi torniamo al mondo superiore, quello dal quale siamo venuti, portando con noi i semi di tutte le nostre azioni.
Dopo un periodo di attesa, in cui avviene la trasformazione di questi semi, la nostra anima progetta il ritorno all’esistenza sensibile, così come fa la natura ogni anno, tornando a primavera. Così come fa il nostro organismo ricevendo cibo e trasformandolo, dopo averlo sublimato, in muscoli e forze. Così come facciamo noi stessi infine, attraverso la nostra volontà in cucina, portando INGREDIENTI a diventare VIVANDE.
Non farlo interrompe il ciclo, interrompe la vera vita.
Vi propongo questo mese due ricette. La prima a base di erbe di stagione, la seconda una classica torta di mele, con qualche accorgimento in più.
Come sempre, potete realizzarle con me, se volete. Trovate tutte le informazioni nel sito www.cucinarelazionale.it.
Le ricette