Famiglia delle Solanacee, comprende peperone e peperoncino. La sua origine è l’America del sud; venne importato in Europa insieme ad altri frutti e ortaggi che prima del sedicesimo secolo erano del tutto sconosciuti nel vecchio continente.
Si ritiene che la sua primitiva area di origine potrebbe essere il Brasile, ma all’arrivo dei conquistatori era già diffuso anche in America centrale.
La pianta predilige climi caldi e necessita di terreni molto fertili; la semina avviene a fine febbraio e i frutti (le bacche della pianta) arrivano sui banchi dei mercati estivi in tantissime varietà : infatti non solo i colori (giallo o rosso, i peperoni verdi sono in realtà bacche non ancora mature) sono una discriminante ma anche la forma, il sapore, la grandezza.
Una prima differenziazione fra cultivar riguarda la separazione tra frutto dolce e piccante. Quello normalmente usato in cucina è il primo. Il secondo in genere, essiccato o polverizzato, viene usato come condimento ed ha la particolarità di contenere ancora più vitamine del suo omologo dal sapore più lieve.
La notevole presenza di vitamina C, di cui il peperone è più ricco anche rispetto agli agrumi (se lasciato crudo), ne fa un prodotto con caratteristiche salutari di vario tipo, in primo luogo antiossidanti: in effetti il peperone è la bacca che contiene, rispetto al peso, più vitamina C.
Inoltre è molto rilevante anche la presenza di betacarotene, soprattutto nei peperoni rossi, e di varie vitamine del gruppo B. Sono presenti molti sali minerali, principalmente potassio, ma anche ferro, magnesio, calcio.
La notevole quantità di acqua e fibra determina un potenziale, lieve, effetto lassativo; le poche calorie ne fanno un cibo consigliato in caso di diete ipocaloriche. Notoriamente il peperone può creare qualche difficoltà di digestione ed è per questo sconsigliato a chi ha problemi gastrici, soprattutto se persistono nonostante l’eliminazione della buccia.
Un modo per renderli più digeribili è pulirli bene, togliendo le parti bianche e i semi, e prepararli alla griglia, privandoli totalmente della buccia. Può essere sufficiente anche solo arrostirli a fiamma viva, bruciando così solo la pellicina superficiale, senza andare ad intaccare il sapore e la croccantezza della polpa.
Tutti i peperoni sono adatti ad un consumo prevalentemente fresco, mentre alcuni sono anche particolarmente indicati per la conservazione sottolio, sottaceto o da essiccati. Dai peperoni infine si ricava la paprika, una spezia usata in moltissime preparazioni, sia dolce sia piccante.
Le ricette