Carota - Biolcalenda di Luglio-agosto2020

Carota

Si tratta di una pianta erbacea perenne, di cui si mangia la radice, lunga solitamente dai 4 ai 20 centimetri circa. In origine la carota era di colore viola, come ci indicavano testimonianze dell’antico Egitto.È interessante sapere che il loro uso primario non era di tipo alimentare, ma venivano usate come pasto per gli animali e per scopi medici. Infatti erano reputate essere troppo dure per poter essere mangiate dall’uomo. Fu Caterina dei Medici che iniziò ad usarle come alimento.

Sembra fantascienza ed invece è storia tutta naturale che narra come nel XIV secolo in Europa si importavano carote non solo viola ma anche bianche e gialle.Nel 1720 gli olandesi decisero di cambiargli il colore in onore della dinastia regnante, gli Orange, e di qui ebbe inizio la trasformazione, che non avvenne in laboratori, come per le moderne “”modificazioni genetiche””, ma nei campi olandesi, per selezione successiva, partendo da un seme di carota proveniente dall’Africa del Nord.Solo di recente si è attuato un programma di recupero della carota viola (in modo tutto naturale) che oggi è di nuovo possibile trovare sul mercatoIn Europa l’Italia è forse l’unico paese in grado di produrre carote per 12 mesi l’anno. Le principali aree di coltivazione sono l’Emilia Romagna e il Veneto, il Lazio, l’Abruzzo e la Sicilia. Negli ultimi anni si è sviluppata anche la produzione di carote “baby”, le quali hanno la forma delle carote normali, ma sono molto più piccole.

Le carote sono una delle verdure più versatili al mondo. Possono essere utilizzate cotte, crude e sotto forma di succo. Il consumo di queste e dei suoi derivati è in costante aumento a causa del suo riconoscimento come importante fonte di antiossidanti naturali con attività antitumorale.

Un metodo per potenziare l’assunzione del beta-carotene (di cui sono molto ricche) ed i suoi benefici, consiste nel condire le carote con un grasso ‘buono’, tipo del comune olio extravergine di oliva, in questo modo aumenta fino a tre volte la capacità di assimilazione del nostro organismo. Per fare in modo che la carota non disperda le sue sostanze nutritive va cotta intera e tagliata dopo la cottura. Consumare carote leggermente cotte fornisce una quantità di beta-carotene decisamente superiore alla carote crude.

Presentano inoltre altre sostanze benefiche come alfa-carotene, luteina e zeaxantina e proprio grazie a tutti questi preziosi componenti, sono utilizzate per innumerevoli funzioni:
regolano il transito intestinale, agendo sia come antidiarroico che come lassativo sono diuretiche e depurative, per questo aiutano in caso di cistiti, calcoli o problemi urinari contrastano i radicali liberi e rafforzano il sistema immunitario sono utili in caso di problemi di stomaco, coliti o disturbi al fegato aiutano ad abbassare i livelli di colesterolo LDL nel sangue
oltre al beta carotene contengono vitamine utili alla vista e in caso di cataratta.

Agli alimenti di colore rosso, giallo o arancione, come appunto le carote, vengono inoltre riconosciute altre caratteristiche che favoriscono la bellezza della pelle e, in particolare, l’abbronzatura.“Il beta-carotene, infatti, stimola la produzione di melanina, una sostanza che agisce da pigmento con funzione foto protettiva, per limitare l’azione dei raggi ultravioletti. Inoltre, i minerali e la vitamina E presenti nelle carote le rendono benefiche per lo scheletro, per i muscoli, per i capelli e per il sistema nervoso.”


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