Il cetriolo (Cucumis Sativus) è pianta erbacea annua della quale vi sono varietà che vegetano coricate e striscianti sul terreno, e varietà che vegetano rampicanti su sostegni; ha foglie tenere e fiori campanulati gialli. I frutti o bacche hanno forme diverse, con polpa bianca e compatta, succosa, quando degrada acquista una struttura molto fibrosa, trattenendo dei semi piccoli e delicati biancastri.
La coltivazione del cetriolo era ben conosciuta in India ed Egitto almeno 4000 anni fa. Molto apprezzato dai greci e dai latini era amato e prediletto anche dall’imperatore Tiberio che, per averlo sempre sulla sua tavola, lo aveva fatto seminare in particolari cassoni che potevano essere messi al riparo nella stagione invernale. Dopo essere stato ammantato, nel Medioevo, di un certo numero di virtù terapeutiche, il ruolo del cetriolo è oggi essenzialmente quello alimentare.
Di irrilevante valore energetico, in quanto la sua struttura è per lo più costituita d’acqua, in compenso però è abbastanza ricco di vitamine e sali minerali. Il cetriolo è fortemente indigesto ed intollerabile a certi soggetti, precisamente agli ipocloridrici, in quanto nella sua struttura, benché dalle sue analisi risulti presenza di cloro, è presente una componente essenziale la quale ostacola la secrezione dell’acido cloridrico ed altera l’emulsione dei vari succhi gastrici dell’organismo. Pertanto la sua assunzione viene consigliata ai soggetti ipercloridrici, comunque sempre in piccole quantità ed associata in insalate miste se vogliamo realmente approfittare della sua azione che grazie alla simbiosi organica diviene rinfrescante, depurativo e disintossicante dell’organismo: lo depura sciogliendo gli urati ed altri cristalli di acido urico. Per cui risulta interessante per coloro che soffrono di reumatismi e di gotta. Inoltre tonifica le mucose dilatate e infettate e, per il suo contenuto di zolfo e mucillagine, viene raccomandato nella cura del paratifo e della colibacillosi. Per le proprietà astringenti e vitalizzanti, il succo di cetriolo crudo, viene anche usato come lozione per la pelle. Per eliminare le rughe del viso si applicano fettine di cetriolo direttamente sui punti interessati. E’ consigliabile utilizzare il cetriolo come completamento di un piatto di crudità in cui prevalgano altre verdure ad esempio carote, ravanelli, radici o gambi di sedano. Poche fettine di cetriolo saranno senz’altro gradite e rinfrescanti nelle giornate estive più afose, senza controindicazioni. Associato alla carota determina una combinazione molto utile per la vista.
Esistono varietà appositamente selezionate per la produzione di cetrioli da sottaceti e di cetrioli da insalata. La preferenza va data in entrambi i casi alle varietà di forma regolare, con pochi semi e che presentano in misura minima il caratteristico sapore amaro.
Le ricette