Pinoli - Biolcalenda di settembre/ottobre 2023

Pinoli

Le origini dei pinoli sono talmente antiche che è possibile trovarne dei riferimenti già nella mitologia, in quanto frutto secco particolarmente apprezzato da Bacco. Questi piccoli semini di colore giallo chiaro provengono da alcune specie di Pino. Fra le più comuni nelle nostre zone vi è il Pinus pinea, anche noto con il nome di “Pino domestico“, “Pino comune” o “Pino da pinoli“. Si tratta di una specie molto comune soprattutto nelle zone del Mediterraneo.

I pinoli (o pignoli) sono una parte della pigna e si raccolgono tra ottobre e aprile.
Sono piccoli semi dalle notevoli proprietĂ  benefiche, in grado di fornirci una dose extra di energia e di sostanze nutritive. I pinoli sono particolarmente ricchi di vitamine (soprattutto vitamina E, B e PP), di calcio, di ferro e di magnesio.
Sono un’ottima fonte di proteine vegetali e di grassi buoni, in particolar modo quelli polinsaturi. Inoltre hanno un elevato potere saziante e una buona fonte di fibre.
Sono indicati per le persone che praticano sport, mentre vanno consumati con molta parsimonia dalle persone obese o in sovrappeso: 100 grammi di pinoli essiccati possono infatti apportare circa 600 Kcal.
Migliorano la salute cardiovascolare riducendo il rischio di infarto e ictus e abbassano il colesterolo “cattivo” LDL grazie alla presenza dell’acido linoleico, un acido grasso fondamentale per la salute del nostro organismo.
Grazie alla presenza di antiossidanti, vitamina E e manganese, aiutano a combattere l’azione dannosa dei radicali liberi, responsabili del processo di invecchiamento.
Infine migliorano la memoria, un beneficio dovuto alla ricca presenza di Omega 3 e Omega 6, e favoriscono la peristalsi intestinale, migliorando quindi le funzioni digestive.
Come si può quindi notare, i pinoli offrono un validissimo apporto di numerose sostanze essenziali e benefiche per il nostro organismo.
Tuttavia, non sempre ne è consigliabile l’assunzione perché gli elevati livelli di acidi grassi omega 6 potrebbero interferire con l’azione dei farmaci anticoagulanti. Per questo motivo, prima di mangiarne in quantità significative, sarà il caso di parlarne con il proprio medico curante.

Le ricette

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