Il cipollotto è un altro componente del genere degli allium, con cui condivide proprietà nutrizionali e benefiche. È conosciuto anche con il nome di cipolla d’inverno. Somiglia al porro, ma si tratta in realtà di un bulbo fresco di cipolla che non è ancora maturato.

Anche se sono soltanto delle giovani cipolle, i cipollotti racchiudono comunque grandi qualità. Sono, infatti, molto delicati nell’aroma e nel sapore. Perfetti, perciò, per preparare tante ricette, soprattutto soffritti e salse nei primi piatti.
A seconda della cipolla di provenienza, possono essere bianchi o rossi. I primi sono i più diffusi e sono più pungenti nel sapore. I rossi, invece, sono di solito più dolci e delicati.
Insieme all’aglio e alla cipolla, i cipollotti sono stati usati a lungo negli anni come ingrediente anche nella medicina popolare. Hanno, infatti, un’azione antibiotica e antibatterica ed erano usati per estratti, succhi e sciroppi, oltre che consumati come alimento.

Dei cipollotti si consumano sia le foglie, che sono più ricche di vitamine, che soprattutto il piccolo bulbo finale, da ripulire prima della barba, che è ricco di enzimi e minerali.
I cipollotti si possono trovare tutto l’anno, perché vengono spesso coltivati in serra. Se, invece, li tenete nell’orto e li volete freschi, la stagione naturale per la raccolta è l’inizio della primavera.
Quando si acquistano o raccolgono i cipollotti bisogna guardare che siano molto sodi e senza macchie e che ci sia poca terra attaccata alla barba. Il gambo, poi, deve essere bello verde e tagliato di fresco, non secco sulla punta insomma.

Visto che si rovinano facilmente, per conservare bene i cipollotti è necessario tenerli in un luogo fresco, asciutto e buio, senza accatastarli troppo per lasciar circolare l’aria. Un trucco è quello di creare dei piccoli mazzetti, utilizzando un po’ di spago per legarli e poi appenderli, per esempio, in cantina.
Se tenuti in frigorifero, invece, i cipollotti si conservano per qualche giorno.
Il consiglio è di conservarli in un sacchetto di carta, che ne assorba l’eventuale umidità in eccesso, e poi all’interno di un contenitore per evitare che il loro odore passi ad altri cibi.

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