Il pomodoro, classificato da Carlo Linneo nel 1753 come Solanum lycopersicum (dal latino, pesca dei lupi), è attualmente la bacca più consumata al mondo.
Originario dell’America Centrale, il pregevole alimento giunse in Europa grazie agli spagnoli e, nel corso del XVI secolo, si diffuse in tutto il vecchio continente e in Asia, dapprima nella varietà gialla, da cui il nome “pomo d’oro”, poi in quella rubiconda.
Inizialmente la pianta venne coltivata ad esclusivo scopo ornamentale perché ritenuta velenosa: in effetti i frutti acerbi contengono la tossica solanina, inattivata dalla cottura a 170°, che consente di gustare i famosi pomodori verdi fritti.
A Salem, nel Massachusetts, è stato eretto con immensa gratitudine un monumento al mangiatore di pomodoro, in onore di Michele Felice Corne: “La scoperta del pomodoro ha rappresentato, nella storia dell’alimentazione, quello che per lo sviluppo della coscienza sociale è stata la rivoluzione francese”, afferma giustamente Luciano De Crescenzo.
Le regioni italiane con piĂą vaste superfici dedicate alla coltivazione dell’ortaggio, di grande interesse per la trasformazione industriale, interessante circa il 70% della produzione, sono la Campania, la Puglia e l’Emilia-Romagna.
L’Italia sarebbe il secondo produttore al mondo dopo gli Stati Uniti, sostiene UNAPROA, se anche gli orti familiari venissero inclusi nelle statistiche.
La classificazione merceologica distingue le cultivar in base alle finalitĂ : consumo diretto, industriale (succo, polpa, passata, concentrato, conserva, pelati), serbo.
Le varietĂ si distinguono dallo sviluppo della pianta e dalla forma dei frutti: quelle italiane maggiormente conosciute sono il S. Marzano e le tipologie locali “a Pera” e a “Cuor di bue”, caratterizzate da un aroma particolarmente dolce.
Costituito in media per il 94% di acqua, il pomodoro è ricco di vitamine (A, C, B1, B2, PP); sali minerali (potassio e sodio), oligoelementi (ferro, calcio, fosforo) e fibre; il licopene, carotenoide che ne determina la colorazione rossa, possiede effetti antitumorali accertati.
Alimento saporito, leggero, dissetante, diuretico, rinfrescante, rimineralizzante, alcalinizzante, disintossicante, è un prestigioso alleato del benessere.
Il succo, sorbito lentamente soprattutto al mattino, è moderatamente lassativo, allevia i disturbi renali legati a calcolosi, è un eccellente ricostituente, aiuta a combattere reumatismi e gotta, protegge e rigenera il tessuto epiteliale, previene l’insorgenza di patologie cardiovascolari e neoplasie.
Gustato come aperitivo aumenta la salivazione, stimola l’appetito, facilita la digestione attivando la mobilitĂ gastrica.
Crudo è il protagonista di stuzzicanti antipasti e fantasiose insalate: contorno ideale per formaggi e uova, accompagna egregiamente anche carni e pesci, soprattutto arrosto o grigliati.
Squisito in graticola o alla brace, il pomodoro rappresenta, in tutte le stagioni, un ingrediente essenziale in cucina, soprattutto nell’area mediterranea e, in particolar modo, in quella partenopea.
Autentico jolly per l’arte culinaria vegetariana e creativa, è indispensabile per preparare invitanti zuppe, minestre, minestroni, innumerevoli salse, sughi, concentrati, conserve abbinabili a diversi tipi di pasta, riso, cereali, legumi e a secondi vari.
Alcune ricette a base di pomodoro, vanto della tradizione gastronomica italiana, costituiscono eccellenti piatti unici: la deliziosa panzanella, la croccante bruschetta, i ricchi pomodori ripieni (con riso, carne o tonno), la squisita caprese, la mitica pizza.
La cottura facilita l’assorbimento del licopene: le erbe aromatiche, l’aglio e la cipolla rafforzano le qualità protettrici; l’olio extravergine di oliva e il vino rosso potenziano l’attività anti-ossidante.
Essiccato, si conserva soprattutto sottolio assumendo un sapore molto particolare e divenendo, in assoluto, l’alimento più ricco di provitamina A.
In cosmesi, la polpa viene impiegata come componente di maschere tonificanti, rassodanti e nutrienti per la pelle.
Il Museo del Pomodoro, presso la Corte di Giarola, vasto complesso curtense che si erge nella campagna a ridosso dell’alveo del fiume Taro in provincia di Parma, è un riconoscente omaggio tributato al prezioso ”oro rosso”, valido paladino della salute.
Composizione | UnitĂ misura | Valore su 100 g di prodotto edibile |
Parte edibile | % | 96 |
Acqua | g. | 94 |
Proteine | g. | 1 |
Lipidi | g. | 0,2 |
Glucidi: | ||
– disponibili | g. | 3,5 |
– amido | g. | 0 |
– solubili | g. | 3,5 |
– fibra | g. | 2 |
Energia: | Kcal | 19 |
Kj | 79 | |
Sodio | mg | 6 |
Potassio | mg | 297 |
Ferro | mg | 0,3 |
Calcio | mg | 9 |
Fosforo | mg | 25 |
Tiamina – vit.B1 | mg | 0,02 |
Riboflavina vit.B2 | mg | 0,03 |
Niacina – vit.PP | mg | 0,8 |
Vitamina A Retinolo eq. |
mg | 135 |
Vitamina C | mg | 25 |
Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione “Tabelle di composizione degli alimenti”