Limone – Citrus limonum – Fam.: Rutaceae
La famiglia delle rutaceae, con 150 generi e 1600 specie, nel suo complesso si presenta con fiori abbondanti, belli, dal profumo intenso.
Inoltre dalla buccia dei suoi frutti e dalle foglie vengono ricavati oli eterei, mentre dal legno duro e dalla corteccia aromatica si ottengono resine. In questa sua manifestazione si possono vedere all’opera, secondo la Medicina Tradizionale Mediterranea, l’azione di “Calore” e “Aria”.
Se poi guardiamo ai frutti succosi, abbondanti e alle radici vigorose e al tronco eretto, come non riferirci all’elemento “Acqua” e “Terra”. Tutto questo per evidenziare l’aspetto armonioso dell’intera famiglia delle rutaceae, che annovera alcune piante medicinali, ma non vi si trovano piante rampicanti, parassite o epifite, ne succulente. Le foreste esposte a sud delle grandi catene montuose asiatiche in direzione dell’India e della Cina ospitano l’originaria forma selvaggia del limone, un albero resistente a legno duro, fortemente spinoso.
Sembra che greci e romani conoscessero gli agrumi come frutti esotici, ma la diffusione capillare di limonaie e aranceti nel mediterraneo fu vanto dei califfati di Spagna e Sicilia. La prima descrizione del limone, introdotto dall’India due secoli prima, appare in scritti Arabi del dodicesimo secolo. Le origini del nome derivano dal persiano (limu). Oggi il limone viene coltivato in tutto il mondo nella fascia subtropicale, dove il clima è sufficientemente caldo e umido.
Usi:
In media, la buccia del limone può raggiungere il 40% del peso, da cui si ricavano canditi e olio essenziale e pectine. Dai semi (3%) si estrae olio. Il succo del frutto (media 50% peso) in gran parte viene pastorizzato, si mantiene senza conservanti per almeno un anno, e usato per alimenti e bevande. Il succo concentrato viene sottoposto a ulteriore lavorazione e consumato nell’industria conserviera. L’olio essenziale del limone è un liquido etereo e volatile con un colore che va da giallo a verde, estratto per pressione meccanica mantiene l’odore della scorza, è quasi completamente solubile in alcol etilico a 96° ed è costituito prevalentemente da limonene e pineni (beta-pinene, alfa pinene, gamma terpinene). Industrialmente viene deterpenato per distillazione sottovuoto o con solventi CO2; impiegato principalmente per il suo potere aromatizzante nell’industria alimentare e in profumeria. Nella produzione di detersivi vengono spesso impiegati i suoi sottoprodotti (terpeni, distillati e residui fermentati). Il suo uso come farmaco era consolidato quando non si sapeva nulla delle vitamine.
Riconosciuto come antiemorragico e disinfettante era ritenuto indispensabile nella cura e prevenzione dello scorbuto, cosa ben nota ai marinai. Rendeva potabile l’acqua, ancora oggi mettere una fetta di limone nel bicchiere d’acqua è un riferimento all’usanza di mettere alcuni limoni nelle cisterne dove non esisteva acqua corrente. Il limone è un frutto versatile dalle proprietà preventive a curative eccezionali.
Sostanze ipoglicemizzanti (prevalenti) e iperglicemizanti sono state isolate in tutte le parti del frutto; l’abbondante acido citrico (6 g/100g) ha la proprietà di abbassare il tasso di zuccheri negli iperglicemici. Il limone, perciò è utile anche nel diabete. Le indicazioni delle proprietà , sia della polpa sia della scorza, del limone sono esagerate: antisettico, battericida, antireumatico, antiacido gastrico, antisclerotico (migliora l’elasticità delle arterie e previene la senescenza), antiveleno, antiallergico, antiurico, antidiarroico, diuretico, tonico del sistema nervoso, fluidificante del sangue, antinfettivo, stimolante del fegato e del pancreas, utile per obesi, ipertesi, anemici, depressi, congestionati, meteoropatici, ecc.
Certamente utile per combattere l’ittero, l’insufficienza epatica e pancreatica, ostacola la formazione di calcoli biliari e anche urinari (gli ossalati e gli urati), le varici e le flebiti. Il succo trattenuto in bocca o facendo gargarismi cura afte, tonsilliti e stomatiti (unica controindicazione lo smalto dei denti che si può ammorbidire).
Alcune gocce di limone sui molluschi bivalve (ostriche, cozze, ecc.), noti per l’alta carica batterica, in 15 minuti si sterilizzano al 92%. Alcune recenti ricerche australiane hanno individuato la sua capacità di eliminare il virus dall’Aids e confermando la sua azione spermicida, già nota.
L’azione battericida dell’essenza della sua scorza è notevole: sul vibrione del colera, sul meningicocco, sugli strafilicocchi, sul micrococco tetrageno, sui bacilli del tifo, di Koch, difterico, dissenterico, sui colibatteri. L’olio essenziale è inoltre fungicida e blandamente sedativo del sistema nervoso, oltre ad essere un potente antibiotico che neutralizza in 5 minuti lo stafilococco, in 20 il bacillo di Loeffler (difterite) e della tubercolosi.