Mandarino – Citrus Nobilis – Fam.: Rutaceae
Come quasi tutte le piante della famiglia delle rutacee ha origini orientali.
Portato in Europa dalla Cina all’inizio dell’Ottocento, viene ritenuto, da alcuni, un ibrido tra Citrus reticolata (mandarancio) e Citrus sinensis (arancio dolce).
Frutto a maturazione invernale, il mandarino è un albero di piccole dimensioni, che produce piccoli frutti di forma globosa appiattita dalla buccia poco aderente alla polpa e molto profumata. Non molto considerato, forse perché piace molto ai bambini più piccoli e meno agli adulti, infatti è molto dolce e poco acido.
Questa specie di agrume, oltre ad avere quasi tutti i pregi dell’arancia, è anche ricca di vitamina B1, la quale ha il pregio di combattere la stitichezza, le nevriti in generale, in combinazione con il suo contenuto in sali bromo è un blando calmante, combatte l’insonnia, i disturbi cardiaci e i gas intestinali.
Utile consumarlo nel pasto della sera, soprattutto per i bambini. La scorza del mandarino se di coltivazione biologica è utile perché è ricco di olio essenziale (limonene, pinene, linalolo, nerolo, ecc.), flavonoidi, carotenoidi, vitamina A e C(fino a220 mg), pectine e acido chinico. Ha proprietà amaro-aromatiche, toniche ed eupeptiche (facilita la digestione) ed è molto usato in pasticceria e liquoreria.
Ai “tangerini”, per lo più di provenienza nordafricana appartengono il mandarancio o Tangeli (interfecondazione tra mandarino e arancio) e il mapo o Tangeli (mandarino pompelmo), da qualche anno ben noti ai consumatori europei. Hanno caratteristiche simili pur variando per aroma e acidità .
Mandarino: dati analitici riferiti su 100 g, come media di varie analisi