Miglio - Biolcalenda aprile 2017

Miglio

Il Miglio deriva il suo nome dal latino Milium (fam. Graminacee – specie Panicum miliaceum), così chiamato per la grande abbondanza di granelli. E’ il precursore di tutti i cereali e ha nutrito l’umanitĂ  prima della scoperta dell’aratro, poichĂ© era raccolto allo stato selvatico. Trascorsero migliaia d’anni, prima che il miglio fosse messo a coltura.

I grani di questo cereale sono compressi in una buccia molto compatta, che deve essere allontanata attraverso la decorticazione.

Due caratteristiche rendono il miglio un alimento particolarmente ricco di valore:

1. Il silicio che agisce in modo forte sulla pelle e sui sensi dell’uomo. Nella pelle l’organismo si chiude per così dire in un mantello di silicio contro il mondo esterno. Nello stesso tempo il silicio permette la penetrazione di sostanze imponderabili come la luce.

2. La formazione di calore. A causa dell’insufficiente movimento, del pensiero intellettuale e indurente, della mancanza di personale attività artistica e a causa di danni ambientali, è gravemente danneggiata nell’uomo l’organizzazione del calore.

Vari sono i tipi di miglio che crescono spontaneamente in Cina, in Africa, in India e nei Balcani. In molti paesi europei era largamente diffuso, spesso come cereale di riserva. In Germania meridionale fu coltivato fin dall’antichità, da ciò deriva la denominazione di luoghi come Hirsan (Hirse = Miglio), Hirselander o nomi di famiglie come Hirsekorn, Hirsenegger.

Anche in Italia settentrionale questo cereale aveva un posto di rilievo dove per secoli la polenta di miglio fu un tipico piatto del Veneto, della Lombardia e del Trentino. Una lapide nel centro di Verona (palazzo del Capitano), registra un’invasione di cavallette che distrussero il raccolto delle “erbe”, tra le quali il miglio. Nel 1500 la potente Repubblica di Venezia che aveva scambi commerciali con le contrade piĂą lontane dell’Asia, immagazzinava il miglio anche per periodi molto lunghi – fino a vent’anni – data la sua lunga conservabilitĂ . Nel 1378, ad esempio, Venezia, assediata dai Genovesi, si salvò proprio grazie al miglio conservato nei suoi magazzini. In Europa il miglio era coltivato in molte regioni (Portogallo, Spagna, Francia, Austria, Ungheria, Ucraina, oltre che in Germania e Italia) ma andò progressivamente riducendosi soprattutto a causa della diffusione del mais, proveniente dall’America.

Nel caso di un temperamento sanguinico, che è portato a saltare qua e là nella percezione delle cose, il miglio dà la possibilità di più fermezza nell’osservazione. Antiche usanze testimoniano dell’importanza del miglio per l’aspetto della presa di coscienza lucida da parte dell’uomo.

Un’antica usanza di nozze consisteva nel mettere del miglio nelle scarpe della sposa. Ciò doveva esprimere: muoviti in casa, sii attiva, vitale, svelta!

Una dieta con miglio migliora la vista. Esso ha fornito buona prova nella cura della pelle. La pelle attraverso il miglio riacquista la funzionalità di aprirsi e chiudersi. Il contenuto di fluoro lascia intendere che è un alimento importante per i denti. E’ di grande aiuto quando le unghie diventano fragili e i capelli si spezzano. Il miglio dà calore all’organismo e con ciò combatte le malattie della civilizzazione, come l’arteriosclerosi e il cancro (difficilmente con questa malattia si hanno manifestazioni febbrili).
Tutte le specie di miglio possono essere impiegate nell’alimentazione umana anche da soggetti affetti da intolleranza al glutine (morbo celiaco) poiché non contengono prolammine, controindicate in tale malattia. Il chicco è assai ricco di amido ed è uno degli alimenti più ricchi di sostanze minerali: ferro, magnesio, fosforo, silicio. Ha un alto contenuto di fluoro ed esso si trova nel grano non nell’involucro che è allontanato. Alle analisi il miglio si caratterizza come alimento energetico nutriente, però non si dovrebbe considerare alla stregua degli altri cereali, bensì come alimento integrativo, in special modo nei periodi freddi.

Le ricette

Budino di miglio - Biolcalenda aprile 2017

Budino di miglio
Biolcalenda di aprile 2017

Farinata di ceci - Biolcalenda aprile 2017

Farinata di ceci
Biolcalenda di aprile 2017

Sformatino di miglio con sedano rapa - Biolcalenda aprile 2017

Sformatino di miglio con sedano rapa
Biolcalenda di aprile 2017

Insalata russa vegana - Biolcalenda aprile 2017

Insalata russa vegana
Biolcalenda di aprile 2017

 


1 comments on “Miglio

  1. Anne on

    Articolo molto interessante e completo. Mi ricorda un libro tedesco di Udo Renzenbring sui 7 cereali.
    Si trovano piĂą sorte di miglio Panicum miliaceum ma anche una forma leggera di miglio che cresce come l’avena o il riso,… lo conoscete?

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