L’esperienza del villaggio EVA a Pescomaggiore: un futuro sostenibile per l’Abruzzo. A pochi chilometri dall’Aquila, c’è chi ha deciso di costruire un futuro diverso utilizzando tecniche economiche e dal minimo impatto ambientale
Dopo il doloroso terremoto del 6 aprile 2009 gli abitanti di Pescomaggiore, un paesino a pochi chilometri dall’Aquila, invece di aspettare gli aiuti governativi, hanno deciso di rimboccarsi le maniche e di ricostruire con le balle di paglia le case distrutte dal terremoto stesso perché non avevano nessuna intenzione di trasferirsi nelle new town governative lontane da dove sono cresciuti. I coraggiosi di EVA, Progetto Ecovillaggio Ricostruito, sono attualmente alle prese con la costruzione (autofinanziata e con donazioni) della propria casa.
Sono a fianco del comitato per la rinascita di Pescomaggiore, gli architetti di Beyond ArchitectureGroup Studiomobile Esperti di Bioarchitettura, volontari da tutta l’Europa (alpini compresi) e con il sostegno di alcune aziende. Le case hanno una base in cemento, struttura portante in legno e le pareti sono fatte da uno spesso strato di paglia; tutte sono dotate di pannelli fotovoltaici e il trattamento delle acque e’ affidato a vasche di fitodepurazione. Costruire con le balle di paglia , che arrivano dai campi di cereali circostanti, è molto economico (500 euro al metro quadro invece dei 2.700 dei prefabbricati), ecologico (ottimo isolamento termico e acustico) e altrettanto rapido e antisismico.
Utilizzando materiali naturali, economici e reperibili sul posto, strutture portanti in legno, balle di paglie, utilizzo al "minimo" del cemento, stufe a legna per il riscaldamento, pannelli solari e fotovoltaici per l’energia elettrica e acqua calda nonché un impianto di fitodepurazione per il riutilizzo delle acque per gli orti è possibile avere bilocali e trilocali ecologici e di minimo impatto ambientale, filiera corta e rispetto delle norme antisismiche.
(Biolcalenda Aprile 2010)