La nostra associazione persegue da quasi trentanni una diffusione dell'edu-cazione alimentare che recuperi e migliori la tradizione alimentare mediterranea o d'altre aree del pianeta che nel tempo hanno dimostrato di essere adeguate a mantenere in salute psicofisica le popolazioni e ha contribuito a creare civiltà dall'etica elevata.
Possiamo dire con buona approssimazione che alcuni parametri si evidenziano e caratterizzano tali sistemi alimentari. Tutti o quasi si basano sulla coltivazione dei cereali e dei legumi e riducono o escludono l'allevamento dei bovini da carne. Quindi sistemi alimentari sostanzialmente vegetariani anche se mantengono una connessione tra la componente animale nel ciclo dei processi naturali che l'agricoltura prevede.
L'idea che l'uomo sia carnivoro è contraddetta, anche dall'osservazione scientifica, ma permane il mito dell'uomo onnivoro, infatti, se mangia carne non muore subito, anzi, come quando mangiava il cadavere del re nemico s'inebriava del sangue odiato. Dovremmo dire quindi che l'uomo è psicologicamente onnivoro, mangiare di tutto, purché le componenti tossiche non siano troppo elevate sopravvivere comunque, si ammalerà, forse guarirà, ma cose succede, subito, alla sua psiche?
Mangiare un cadavere anche se di un piccolo animale non è cosa di poco conto, se troviamo per caso un uccello morto l'istinto non ci sollecita a sfamarci, ma proviamo, solo all'idea, un moto di ripulsa. Lo vediamo nei bambini come solo con l'inganno percettivo mangiano dei cibi che loro non sanno essere quegli esseri viventi che vedono con stupore e divertimento aggirarsi tra noi. Con un processo che assomiglia ad un rito iniziatico, riusciamo a superare l'orrore del sangue e quindi nel cibarsi di cadaveri evochiamo l'atavica morte del nemico che esalta l'eroe fortunato, in potenza, ricchezza e vita, vittoria.
La Terra che si avvicina agli otto miliardi d'abitanti, non può sopportare un'alimentazione umana per eroi disposti a morire pur di trascinare nella morte i suoi simili, economicamente è un suicidio di massa: per produrre un chilo di carne, in media, ci vogliono 20 chili di cibo vegetale, senza considerare il consumo d'energia e acqua che gli allevamenti intensivi comportano o la distruzione di foreste per gli allevamenti estensivi.
Il cibo, che sistematicamente è sottratto alle popolazioni povere del pianeta, per nutrire polli, conigli, maiali e vitelli sta uccidendo per malattia, cardiovascolare e tumori, gli abitanti dei paesi ricchi. Il cibo etico è il cibo che non uccide, che non spoglia, che non imprigiona nella povertà, che costruisce la pace. Il cibo che ci mantiene sani di mente e di corpo. Il cibo per l'uomo: "… Le graminacee che producono seme e i frutti della terra…" (Genesi).