Giugno è il mese che ci catapulta nell’estate, la stagione delle vacanze (evviva!), ma anche del solleone e dell’aumento dei consumi di acqua. Che è insostituibile per bere, per rinfrescarsi, per lavarsi, per cucinare e mangiare.
Come già sai, l’acqua è un bene che è sempre più raro e costoso. Infatti, gli esperti di tutto il mondo sono concordi nel ritenere che la scarsità d’acqua potrebbe essere uno dei maggiori problemi nel futuro dell’umanità. I cambiamenti climatici non fanno che peggiorare il problema. Secondo la FAO (l’organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa di cibo e agricoltura), entro il 2050 1800 milioni di persone vivranno in nazioni o regioni con grave scarsità d’acqua. Mentre due terzi della popolazione mondiale potrebbe vivere in condizioni difficili per la mancanza d’acqua. Spesso si sente dire che di questo enorme problema si devono occupare i governanti. È certamente vero. Tuttavia, ognuno di noi può dare un suo contributo prezioso. Come? Magari iniziando a modificare alcune nostre abitudini dietetiche. Forse non sai che, ad esempio, la produzione di un chilo di carne di manzo (dalla quale si ricavano 4-5 bistecche) richiede tanta acqua quanta ne serve a 4-5 persone per farsi la doccia ogni giorno per un anno intero (circa 100mila litri). Il conto è dunque presto fatto: se una famiglia rinuncia a mangiare carne anche un solo giorno alla settimana, con questa semplice scelta offre la possibilità di lavarsi ogni giorno per un anno intero a chi altrimenti non lo potrebbe fare per mancanza di acqua. Ci potremmo pensare, che ne dici?
L’acqua nella carne
La produzione di carne richiede un’enorme quantità d’acqua. L’irrigazione delle coltivazioni per la produzione dei mangimi necessari per alimentare gli animali richiede circa l’8% di tutta l’acqua usata nel mondo. Non dimenticare poi che serve altra acqua per dar da bere all’animale per tutta la sua vita. Aggiungi anche l’acqua usata per far funzionare l’allevamento (per le pulizie, ad esempio). Inoltre, gli allevamenti intensivi causano facilmente grossi problemi di inquinamento delle acque. I maggiori inquinanti sono infatti le feci degli animali. Per finire, metti nel conto dell’inquinamento anche i fertilizzanti e i pesticidi usati nella coltivazione dei mangimi che finiscono facilmente nei fiumi e nei laghi. Ecco come mai, ad un esame minuzioso, una bistecca “contiene” molta più acqua di quella che si può pensare.
In azione
In alternativa alla solita bistecca (ma anche alla carne in scatola, al salame e al prosciutto) che cosa si può mangiare? Solo insalata, direbbe qualcuno. Naturalmente non è affatto vero. Gli spaghetti al sugo di pomodoro, ad esempio, sono un piatto vegetariano. Come anche la pasta e fagioli. Oppure le polpette di ceci. Ma esistono ancora una infinità di piatti preparati senza l’impiego della carne, gustosissimi e che possono soddisfare tutte le nostre esigenze nutritive. Ci sono anche cuochi espertissimi, capaci di preparare pranzi straordinari senza utilizzare nessun alimento di origine animale. Su questa rivista trovi regolarmente una infinità di gustosissime ricette vegetariane. Buon appetito!