Paolo Girotto

Per una filosofia della libertà

Il profondo isolamento sociale connesso ad un individualismo egoistico manifesta in modo sempre più chiaro i suoi frutti avvelenati! Nessuna voce autorevole e conosciuta si è udita per esprimere il proprio dissenso o dura critica alla sentenza d’Appello che ha condannato a 2 anni per omicidio colposo i genitori, Lino e Rita,di Eleonora Bottaro la diciasettenne affetta da leucemia linfoblastica acuta che dopo mesi di durissime sofferenze morì il 29 agosto 2016 avendo appena compiuto 18 anni il 14 agosto.Queste Anime avevano perso da circa 3 anni il figlio primogenito Luca di “morte bianca” subitanea, durante una gita sciistica. Il giorno del terzo anniversario della morte, ricevono la diagnosi di leucemia della figlia Eleonora!!! Coerenti con l’impostazione e la visione di tutta la loro vita familiare lottano per trovare una via terapeutica non convenzionale e diversa da quella allopatica: non vogliono seguire il protocollo chemioterapico proposto dall’oncoematologia di Padova.

Questa la colpa!!! Il giudice di Padova in primo grado li assolve perché “il fatto non sussiste” ma il PM ricorre in Appello e riesce a farli condannare a 2 anni per omicidio colposo! La questione è che avrebbero sottratto la figlia minorenne a cure CERTE che, se perseguite, ne avrebbero consentito con ogni probabilità la GUARIGIONE!

Prima osservazione: scusate e se anche fosse cosi, ammesso e non concesso, con quale diritto lo Stato quasi sempre latitante nelle cose che contano, decide di usare il pugno di ferro su questi genitori già devastati dal dolore dal momento che la Costituzione sancisce il principio di Libertà di Scelta Terapeutica e l’inviolabilità del mio corpo senza il mio consenso?

Seconda riflessione: ma questi PM e questa Giudice hanno fatto lo sforzo di leggere le % di sopravvivenza (non di guarigione!) a 5 anni per i tumori più diffusi in Occidente? Hanno chiesto all’ospedale di Padova come erano le % di successo su 100 pazienti per il tumore in questione? Sono dati facilmente reperibili sul sito medico internazionale pubmed.gov o chiedendo direttamente al reparto di oncoematologia pediatrica, da dove si poteva evincere che il rifiuto di sottoporsi da parte di Eleonora (e dei genitori) ai protocolli previsti non era affatto basato su paure vaghe ma supportato da dati statisticamente significativi che erano tutt’altro che rassicuranti!

Sarebbe bastato questo! Ma Big Pharma non può lasciare che passi la convinzione, peraltro in rapido incremento e diffusione tra la gente comune, che la chemioterapia, la radioterapia e la chirurgia siano ad oggi totalmente inadatte per ottenere una guarigione dal cancro.
“Colpirne uno per educarne cento”, il cinico motto maoista sembra essere la nuova strategia che consente di mantenere a carico dello Stato (cioè di tutti noi!) spese iperboliche per la sola chemioterapia (quasi il 60% della spesa sanitaria totale!).

Come è possibile che due genitori che hanno educato i figli secondo profondi valori di umanità, solidarietà verso i più deboli e meno fortunati (so bene di cosa parlo!), valori ecologici, di difesa della Natura e dell’ambiente in generale che coerentemente da anni cercavano cure naturali, fitoterapiche e omeopatiche, vengano condannati per omicidio della propria figlia (che in tutti i modi manifestò la sua ferma contrarietà alla chemioterapia)?

Se non riusciamo a vedere la strategia dittatoriale che c’è dietro tutto questo SCANDALO UMANO significa che non siamo più esseri umani degni di questo nome!!!


1 comments on “Per una filosofia della libertà

  1. Francesca on

    Toccante questa storia. Per me lo Stato è colpevole di “ipocrisia”prima di tutto e poi di non lasciare la libera scelta all’individuo che sceglie le terapie alternative come esistono le cure cosiddette palliative

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