Marina Mariani - Biolcalenda

Quello che ho capito

La vita di ciascuno di noi è come un puzzle, che ci portiamo nello zaino per tutto il tempo.
È un’immagine diversa per ogni persona. Iniziamo con un foglio bianco, o forse con poche tessere, qua e là, senza neanche sapere quale sarà l’immagine che otterremo alla fine. Ogni tanto riusciamo a inserire una tessera. Ogni tessera che inseriamo ci permette di intuire nuovi dettagli, perché via via piccole immagini acquisiscono un senso, come una fogliolina che finalmente ci appare nella sua interezza, fino a permetterci di capire a quale pianta appartiene.
Tuttavia la cosa più importante che dobbiamo fare, ogni volta, è chiederci PERCHÉ?.

La vita ci mette di fronte a diversi scenari; certo sono le nostre scelte a influire su quello che ci accade, ma immancabilmente esistono alcuni dettagli che non possono essere casuali, una sorta di insegnamento un po’ nascosto, un filo conduttore, una strada che percorriamo per arrivare chissà dove, ma quel posto è la nostra meta. È li che dobbiamo arrivare. Possiamo deviare, perdendoci in dettagli sulla strada, osservare una pianta che cresce, cogliere un frutto succoso e gustarlo, ci incuriosisce un boschetto a lato del sentiero e allora lasciamo la strada maestra per andare a vedere com’è ma poi torniamo.

Non sottovalutate gli incontri casuali, la frase sentita di sfuggita. Il caso è solo il morbido cuscino di chi pensa che l’universo non ha un senso e si è creato da solo. Ogni persona che incontriamo “per caso” può essere un compagno di viaggio anche solo per pochi passi, ma ha qualcosa da insegnarci, un’ispirazione da lasciare.

A volte si cade, scivolando sul fango; non fatevi illusioni tutti cadiamo prima o poi, e le ginocchia sbucciate fanno un gran male. Il fango sul viso ci umilia e la tentazione di lasciar perdere, di gettare la spugna, può essere molto forte. Ma bisogna rialzarsi, e continuare a camminare.

Ogni volta ci portiamo dietro una esperienza differente, a volte dolorosa, a volte felice, ogni volta impariamo qualcosa ed è cosi che al nostro puzzle si aggiunge un’altra tessera.
La cosa più interessante è che ogni tessera è solo un punto d’inizio per qualcos’altro, e ci permette di fare luce su altre tessere. Voglio dire che ogni singolo tassello del puzzle è utile anche per dare un senso ai tasselli che gli stanno intorno. Può comparire un dettaglio nella sua interezza, magari una fogliolina, un raggio di luce, una macchia di colore che non avevamo notato prima.

Col passar del tempo l’immagine si fa sempre più dettagliata davanti ai nostri occhi, e allora la felicità che si prova è davvero incontenibile. Tutte le nostre domande, alla fine vengono soddisfatte, con l’aiuto prezioso di quella intelligenza universale che silenziosamente muove tutte le pedine.
Il segreto è OSSERVARE gli eventi, avere la pazienza di guardare, voler capire con caparbietà e determinazione.

Un potere oscuro sta cercando da tempo di renderci schiavi ciechi e sordi, cercano di togliere ogni luce dal nostro puzzle. Ci vogliono convincere a mangiare insetti come i rettili. Non cedete!
Non disperate voi che, come me, siete sempre alla ricerca della verità, di quel vero sapere che da sempre è stato celato ai molti, riservato ai pochi. E sapere vuol sempre dire acquisire un potere che deve essere riservato a chi ne fa buon uso.
Nel corso dei secoli c’è SEMPRE stata qualche anima generosa che ha fatto in modo di proteggere certe conoscenze per fare in modo che potessero giungere a noi. A nulla sono valsi i roghi che hanno bruciato i libri, i quadri, le persone. Alcuni non sanno chi è stato Giordano Bruno o Raimondo Lullo, o Bernardino Telesio. Loro sono tra quelli che sapevano e grazie a loro è stata tramandata la chiave per accedere agli strumenti che rendono l’Uomo il vero padrone del suo destino. Non disperate, non smettete mai di far del bene perchè bene e male torneranno sempre a voi, e soprattutto cercate, cercate, senza accontentarvi mai delle briciole senza valore.
Cercate cose che abbiano une effettiva utilità per il vostro progresso, scegliendo con cura i compagni di viaggio, scegliete il cibo che diventerà la sostanza del vostro corpo e, soprattutto, coltivate nel cuore l’indistruttibile certezza che la vita può essere un’esperienza meravigliosa.


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