Questi sono i mesi della raccolta dei frutti del sole: le mele, l’uva, le noci, le olive… e noi che cosa raccogliamo dall’estate che è appena terminata? Per raccogliere qualcosa dobbiamo piegarci e guardare da vicino mentre l’estate è un tempo che ci fa guardare lontano, verso l’orizzonte. Entrambi gli atteggiamenti sono quelli che ci guidano nelle scelte della vita: un occhio alla meta e un occhio alle nostre capacità e ai nostri limiti.
Ora è il tempo di raccogliere le esperienze estive che ci hanno fatto scoprire qualcosa di noi, qualcosa che non sapevamo di avere: una reazione che ci ha sorpreso, un’emozione che non pensavamo avremmo mai provato, una nuova forza per affrontare le situazioni, o semplicemente aver vinto qualche paura o superato qualche nostro limite.
Questo è un periodo di ripartenze: riparte la scuola, ripartono le attività produttive e quelle associative… Tutte queste “ripartenze†sono coerenti con il periodo, un periodo in cui si guarda a quello che abbiamo ottenuto per puntare alla meta; un po’ come quando si segue una mappa: un occhio alla carta stradale e uno a quello che ci sta attorno per capire se stiamo andando nella giusta direzione. Non sempre nella vita è tutto così chiaro, non abbiamo mappe o istruzioni da seguire quando dobbiamo capire se la scelta che vogliamo fare è conforme alle nostre capacità e se riusciremo a raggiungere l’obiettivo.
Branduardi nel brano Cercando l’oro dice:
“Camminando per di qua
Noi stiamo cercando l’oro
Stamattina in verità ho tentato di partire solo
Com’è caldo questo sole
E ormai siamo una lunga fila
Anche se in verità volevo proprio partire solo
Ora c’è chi dice: “Andiamo avanti”
C’è chi gli risponde che è sbagliato
Qualcuno intanto sta pensando che sarebbe meglio ritornare
Sotto questo sole così caldo
In mezzo a questa confusione
Se almeno si togliessero di mezzo
Quelli che vogliono dire la loroâ€.
È una metafora di quello che succede anche a noi quando dobbiamo fare una scelta e non sappiamo quale consiglio seguire; è il momento di “togliere dimezzo quelli che vogliono dire la loro†per capire cosa vogliamo veramente noi e, soprattutto, che frutti abbiamo raccolto quest’estate e come li possiamo utilizzare per realizzare quello che ci sta a cuore; per dirla con parole di Branduardi, di trovare l’oro cioè il valore della nostra vita.
Viviamo in un’epoca in cui siamo letteralmente bombardati da informazioni, da “quelli che vogliono dire la loro†che molto spesso è difficile capire qual è la nostra opinione, se è veramente quello che pensiamo noi oppure se stiamo ripetendo l’opinione di qualcun altro.
Abbiamo perso il valore del silenzio, della riflessione o, come si diceva una volta, del “raccoglimentoâ€. Bellissimo e molto significativo questo termine ormai in disuso!
Il raccoglimento era una pratica di preghiera e di riflessione in cui si raccoglievano le idee e i propri atteggiamenti giusti o sbagliati per capire cosa correggere o migliorare nel proprio modo di affrontare la vita. Anche prima di qualunque ripartenza si raccolgono gli oggetti necessari per il viaggio e nel nostro cammino di vita dovremmo, ogni tanto, fermarci, fare una tappa, isolarci dalla confusione e guardare se tra le nostre capacità e le nostre esperienze abbiamo gli strumenti per proseguire il viaggio. Cosa c’è nel nostro bagaglio di vita? Quali sono le nozioni e le esperienze che vorremmo apprendere in questa ripartenza? Gli orientali considerano questo periodo come se fosse una quinta stagione perché non è come la calda estate ma non è neppure come il nebbioso autunno. È un tempo di passaggio in cui si raccoglie l’ultimo tepore estivo prima di affrontare l’inverno, un tempo in cui ci si prepara ad affrontare un periodo difficile: un inverno fisico e metaforico, un impegno che ci porterà a concludere un altro anno.
E allora raccogliamo tutto quello che ci ha dato questa estate e lanciamoci con fiducia verso la conclusione di questo 2023 con la sicurezza di chi conosce i frutti della propria crescita.