L’Uomo zodiaco
Sempre parlando del fuoco (vedi n. precedenti) abbiamo trovato un parallelismo fra fuoco, sole e cuore.
Nei mesi di Luglio e Agosto questa analogia ci viene confermata anche dall’astrologia: i due mesi, infatti, sono dominati dalla costellazione del Leone, segno di fuoco, domicilio del pianeta sole.
Nell’Uomo Zodiaco, grande rappresentazione dell’uomo nello spazio cosmico, il segno del Leone corrisponde al cuore.
L’uomo zodiaco.
Il mondo può essere considerato sotto l’aspetto fisico-materiale e in questa forma è analizzato dall’astronomia e dalla scienza moderna, e può essere considerato sotto l’aspetto puramente spirituale e da questo punto di vista viene analizzato dall’astrologia. Sono queste le due visioni del mondo che fanno capo rispettivamente al sistema copernicano e al sistema tolemaico. Ambedue le visioni sono valide, ma mentre la prima può illuminarci solo sulla realtà fisica esteriore ed è quindi limitata, la seconda può illuminarci sulla realtà che stà alle origini delle cose e può darci delle risposte che la scienza moderna non è in grado di dare. Una di queste risposte è su come si siano formate le denominazioni dei segni zodiacali.
Secondo R. Steiner, che è il fondatore della scienza dello spirito, le dodici costellazioni che formano lo zodiaco sono dei punti di riferimento, dei segni che indicano dove guardare per rintracciare le relative entità spirituali che contribuirono all’origine del mondo alla formazione dell’uomo con tutti i suoi organi come lo vediamo attualmente. Il loro nome riflette la parte di corpo umano che ognuna di esse contribuì a formare alle origini del mondo, quando la terra non era ancora terra, e quando l’uomo non esisteva ancora come tale.
Secondo Steiner, è l’uomo proiettato nello spazio quello che ha dato origine ai nomi delle diverse regioni dello Zodiaco. Alcuni di questi nomi hanno una evidente analogia con le rispettive parti del corpo umano, altri sono stati alterati nella loro intenzione originaria ed il loro significato è di comprensione più difficile.
Nell’antico linguaggio si designava ogni parte del corpo umano con un nome ben determinato. Il cuore ad esempio era chiamato il leone nel corpo. E Leone fu denominata quella regione dove operano quelle entità spirituali che contribuirono alla formazione del cuore. Così per gli altri organi. Il torace ad esempio, è come una corazza che serve a proteggere il cuore. Esso doveva naturalmente formarsi in una regione precedente a quella dove si compì la formazione del cuore. Si formò un nome per il torace, prendendolo da un animale che la natura ha dotato di una simile corazza cioè del Cancro (granchio). Il vero nome di quella regione dello Zodiaco sarebbe il “torace”, ma prese la denominazione di cancro perchè questo animale porta una corazza naturale. Seguendo la stessa norma furono denominate anche le rimanenti regioni dello Zodiaco. La disposizione simmetrica dell’uomo, cioè il fatto che abbia una struttura uguale nei due lati, venne data sotto quel segno zodiacale che si chiamerà per analogia, dei Gemelli. Il germe della parte superiore della nostra testa fu disposto in noi per la prima volta quando l’antica terra era sotto a quella costellazione che poi sarà chiamata Ariete. Mentre il germe del nostro organo vocale fu posto quando la terra era sotto il segno del Toro. Il toro è il simbolo dell’energia sessuale e proprio da questa energia furono tratte le forze che andarono a formare la laringe.
IL GRANDE UOMO COSMICO
Immaginando l’uomo così ripartito possiamo scorgere nello Zodiaco le forze creatrici per tutti gli organi umani. Anticamente non si disegnava lo Zodiaco rappresentandolo nelle sue corrispondente forme animali, ma nelle rispettive regioni si disegnavano gli organi umani. Al posto dell’Ariete la testa, al posto del Toro la laringe, al posto dei Gemelli ciò che meglio esprime la simmetria tra le due braccia; il torace al cancro, il cuore al Leone e così via fino alla parte bassa delle gambe al posto dell’Acquario e i piedi al Pesci.
Immaginando un simile zodiaco rappresentato come uomo nello spazio cosmico, avremo ciò che dal cosmo, vale a dire dalle corrispondenti forze delle gerarchie spirituali, creò i germi originari del corpo fisico umano. Questo è il grande uomo cosmico, l’uomo che si trova in tutti i miti e le leggende del mondo, dal quale si è formato l’uomo singolo sulla terra nelle forme più svariate. E’ il grande gigante che secondo le leggende si estende nell’universo, nel macrocosmo; da esso si è formato l’uomo microcosmico.
Dappertutto troviamo il grande uomo macrocosmico, il creatore che ha, esteso nello spazio, quel che l’uomo contiene nel suo interno.
In questa visione trova spiegazione anche l’analogia fra fuoco, sole e cuore.