La Terra 10

I Metalli: caratteristiche

Rispetto agli altri materiali terrosi i metalli si manifestano con caratteristiche che rivelano una specie di attività interiore calda: il timbro, la lucentezza e la capacità di conduzione di calore ed elettricità sono prerogative dei metalli. I non metalli, o terre, come le pietre o il cristallo di rocca non hanno questa vitalità. Possono avere una trasparenza cristallina, diventano puri e chiari, come appunto il cristallo di rocca ma non vibrano di vita propria. Le loro forme pure sono finite e distanti.

Di fronte ai non metalli l’animo umano è portato a studiarne le forme rigide e matematiche, da secoli immutate. Di fronte ai metalli l’uomo si sente coinvolto dalla presenza di suoni e riflessi che rivelano la presenza di un fuoco interno, di una vitalità nascosta. Questa presenza stimola la curiosità e poi il desiderio di conoscere più a fondo la natura del metallo. Inizia così la meravigliosa irrequietezza del lavoro e della ricerca.

Perciò i metalli ebbero sempre un ruolo significativo nell’evoluzione dell’umanità. Intere epoche storiche furono designate con il nome del metallo che più veniva usato: “età del rame”, “età del bronzo”, “età del ferro” stanno ad indicare determinati periodi storici in cui l’uomo scopre le peculiarità di un dato metallo e se ne serve per costruire i suoi utensili, le sue armi, i suoi strumenti di vita quotidiana.

I metalli, infatti, possono venir lavorati e fusi, battuti e trafilati. I materiali terrosi sono invece immobili, non danno suono, non conducono e non si possono plasmare.

Per l’evoluzione umana i metalli stanno ai non metalli come l’anima umana che sente e canta sta alla muta realtà naturale esterna.

Per le loro tipiche caratteristiche i metalli si trovano disposti sempre in un determinato ordine: per quanto riguarda il suono, la lucentezza e la conducibilità di calore ed elettricità, troviamo l’argento al primo posto. Seguono il rame e il mercurio. L’argento perciò viene usato per fabbricare specchi ed è risaputo che le corde d’argento sugli strumenti musicali come nel pianoforte e nella cetra danno i toni più chiari e più limpidi.

Se guardiamo invece ai metalli che meno posseggono queste qualità allora troviamo in ordine il piombo, lo stagno e il ferro. Nel piombo il suono e la lucentezza sono quasi inesistenti mentre la conducibilità è talmente ridotta che si usa normalmente come isolante negli impianti elettrici e termici.

Fra questi due gruppi di metalli troviamo l’oro che possiede in modo equilibrato tutte le qualità degli altri sei metalli.

Anche dal punto di vista della lavorabilità i metalli si trovano nel medesimo ordine: argento e rame si forgiano con la massima facilità ma non si adattano alla fusione. Il piombo e lo stagno sono i più facili da fondere ma non si prestano ad essere forgiati.

Anche in questo caso l’oro si trova a metà strada fra questi due gruppi perchè può essere sia battuto che fuso. Ne dà testimonianza l’arte dell’oreficeria, nonchè la sottile arte della moderna odontotecnica.


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