L’Argento
Fra i vari prodotti della terra i metalli rivestono un ruolo particolare …
L’argento. C’è una caratteristica che differenzia l’argento dagli altri metalli, la sua lucentezza. Nessun’altro metallo ha la lucenteza e la capacità di riflettere che ha l’argento. Per questa sua caratteristica esso viene usato per la fabbricazione degli specchi. Basta depositare uno strato finisimo di argento su una lastra di vetro e lo specchio è fatto. La luce che arriva sullo specchio non viene modificata ma viene riflessa inalterata. L’argento rinuncia ad assorbire in sè qualcosa di questa luce, non vi mescola nulla del suo proprio essere; nè colore come l’oro o il rame, nè oscuramento come il piombo.
C’è un pianeta che ha la capacità di riflettere la luce più degli altri pianeti: la luna. Come un grande specchio cosmico essa riflette sulla terra la luce degli astri, sia del sole che delle stelle. Come un vero specchio la luna rivolge a noi sempre la medesima faccia e la sua superfice, piena di crateri, è simile alla superficie del liquido argento quando dallo stato di fusione passa allo stato solido. L’argento, infatti, quando fonde assorbe una grande quantità di ossigeno, anche venti volte il suo volume. Quando poi solidifica, all’improvviso espelle questo ossigeno, formando prima delle bolle di gas che poi esplodono lasciando una superficie piena di crateri.
Gli antichi che conoscevano per natura le connessioni fra i metalli e i pianeti, avevano già collegato l’argento al pianeta luna. Noi attualmente possiamo dedurre questa connessione osservando attentamente la natura. Nel caso dell’argento anche il grado di conducibilità , di cui abbiamo ancora parlato, corrisponde alla velocità angolare della luna. La conducibilità dell’argento è massima, all’opposto del piombo che ha la conducibilità più scarsa. Il piomnbo corrisponde al pianeta Saturno che, guarda caso, si trova nella sfera più esterna dei pianeti, all’opposto della luna che si trova nella sfera più interna.
C’è un’altra relazione importante fra luna e argento: nel fenomeno delle maree si individua oggi l’azione gravitazionale della luna. In effetti la causa prima del flusso e riflusso coincide con i ritmi del ciclo lunare. Ma nel mare si trova disciolto l’argento in una proporzione di 10 mg. per metro cubo. Nulla vieta di pensare che l’argento intervenga, in questo caso, come mediatore delle forze lunari e come portatore dei rimi lunari. La stessa azione che interviene nel processo di salita e discesa della linfa nelle piante.
La germinazione delle piante è accompagnata dall’assorbimento e dal rilascio ritmico di sostanza. Nell’uomo e negli animali gli organi riproduttivi compiono la loro attività secondo un ritmo mensile. Questi ed altri processi sono regolati dalle fasi lunari che determinano nella natura il susseguirsi dei vari cicli. Sono delle ripetizioni, nel tempo, del medesimo processo come delle immagini che si riflettono all’infinito. Se noi ci poniamo fra due specchi vediamo la nostra immagine riflessa un’infinità di volte.
L’argento che può definirsi luce lunare condensata ha in sè questa capacità di regolare i cicli. Nel fenomeno degli “anelli di Liesegang” si possono intuire le forze dell’argento che partecipa ai ritmi della natura. Una goccia di nitrato d’argento sopra una lastra di vetro, coperta con uno strato di gelatina di cromo, provoca dapprima una macchia rosso-marrone, poi questa macchia si espande in una serie di anelli concentrici, in ripetizione ritmica, come le onde provocate da un sasso sulla superficie dell’acqua o come gli anelli annuali visibili nella sezione di un tronco di pianta.