L’Aria e l’azoto
Parlando dei componenti fisici dell’aria l’azoto è quello che vi compare nella percentuale più alta: circa l’80% dell’aria che respiriamo è azoto.
Avevamo visto che gli altri due componenti maggiori dell’aria erano l’ossigeno e l’idrogeno e ambedue avevano un compito ben preciso, il primo era il portatore della “vita” e il secondo era il portatore dell'”essenza”. In questa ottica l’azoto è il portatore del “movimento”.
Nella respirazione umana esso entra nei polmoni con gli altri componenti dell’aria, ma non viene assimilato dall’organismo. La sua funzione è di veicolare l’ossigeno nella fase di aspirazione e di assorbire e veicolare il carbonio, formando anidride carbonica, nella fase di espirazione.
Nella pianta esso svolge il processo contrario: veicola l’anidride carbonica verso la foglia e tramite la sintesi clorofilliana cede il carbonio e libera l’ossigeno.
L’azoto in queste sue funzioni, è come un pendolo che si muove secondo un ritmo ben determinato e porta con sè ora l’ossigeno, ora il carbonio. Lo stesso ritmo che si può riscontrare nelle fasi di espansione e contrazione dell’atmosfera terrestre.
Il susseguirsi del giorno e della notte, l’alternarsi delle stagioni, determina uno spostamento di masse enormi d’aria che si manifestano con il soffiare dei venti, con il succedersi ritmico di grandi correnti d’aria come ad esempio i monsoni.
In questo caso è la Terra, considerata come organismo vivente, che respira e che trasmette a tutti gli esseri viventi, tramite l’aria, il proprio sentire. Infatti nell’aria si riversano, tramite il respiro, tutti i moti d’animo, le sensazioni che trovano spazio nella zona dei ritmi, cuore e polmoni. E’ a tutti noto come il ritmo respiratorio e il battito cardiaco si modificano in funzione delle emozioni, degli stati d’animo. Dal ritmo contratto di uno stato di ansia o di paura al ritmo espanso di uno stato di gioia. Queste variazioni si traducono in altrettante vibrazioni che l’azoto, con il suo movimento altalenante, trasmette a tutti gli altri esseri viventi.
Se c’è un elemento di grande socialità questo lo possiamo trovare appunto nell’aria. Tutti respiriamo la stessa aria e l’insieme di certi stati d’animo, crea, come si dice, un'”atmosfera particolare”.
Ma l’aria è sopratutto azoto e l’azoto è movimento. Allo stato inorganico esso non si lega con nessun’altro elemento. Del resto come potrebbe essere libero di muoversi se fosse legato a qualcos’altro.
Ciò nonostante l’uomo è riuscito, con un grande dispendio di energia, a legarlo all’ossigeno in un composto, la nitroglicerina, che è la sostanza base per la fabbricazione degli esplosivi. Ma cos’è un esplosivo se non la manifestazione violenta di un movimento che era stato artificialmente represso?
La sua vocazione al movimento la possiamo dedurre anche dalla simbologia zodiacale. In ogni segno zodiacale c’è il principio di una sostanza. L’azoto proviene dalla costellazione del Toro: ora il toro in tutte le rappresentazioni zodiacali viene presentato nell’atto di sprigionare tutta la sua potenza; non é forse l’immagine più eloquente dell’idea di movimento?