L’Aria e gli uccelli
Gli uccelli sono creature dell’aria: la loro conformazione fisica è funzionale all’elemento in cui vivono e come i pesci nuotano nell’acqua così gli uccelli “nuotano” nell’aria. I loro organi sono strutturati in modo tale che l’aria diventa il supporto fisico per i loro movimenti. Le loro ossa ad esempio non contengono il midollo come nelle ossa degli altri animali e dell’uomo ma sono cave e contengono aria. I loro polmoni presentano, oltre all’organo preposto alla respirazione, delle sacche in cui l’aria penetra e passa poi nelle cavità delle ossa. Quando l’uccello respira, produce calore che va a riscaldare l’aria interna che a sua volta viene distribuita in tutte le membra. Si crea così una temperatura interna che è diversa dalla temperatura esterna e in questa differenza di livello termico l’uccello può galleggiare e muoversi liberamente nell’aria.
La differenza di livello termico conferisce quindi leggerezza agli uccelli. Basta osservare quando essi si posano per terra: non camminano ma saltellano e sono sempre in procinto di prendere il volo; e quando spiccano il volo non hanno nessuna difficoltà a innalzarsi anche notevolmente, si può dire, in un attimo.
Ma l’aria, oltre a permettere loro di galleggiare, facilita anche i loro spostamenti fornendo, tramite le onde che in essa si formano, un comodo mezzo di trasporto.
Lo si può osservare nelle migrazioni degli stormi. Le formazioni a cuneo con cui essi si spostano nell’aria ricalcano le formazioni tipiche delle onde nel loro movimento di espansione.
Il movimento delle ali mette in vibrazione l’aria: si creano delle onde che si propagano alla velocità del suono sia davanti che dietro e i componenti del gruppo devono solo sintonizzarsi sulla frequenza dell’onda e lasciarsi trasportare. I battiti cadenzati e sempre uguali delle ali dei componenti il gruppo rispecchiano il propagarsi ritmico dell’onda.
E’ lo stesso fenomeno che si può osservare nell’acqua quando un’imbarcazione più piccola si lascia cullare e trasportare dall’onda creata da un’imbarcazione più grande. Deve solo sistemarsi sul pendio rivolto in avanti di una delle onde e lasciarsi scivolare come su di un piano inclinato.
Così nell’aria ogni uccello dello stormo giace sull’onda tracciata nell’aria dall’uccello che è in testa. Lo sforzo per volare è molto limitato perchè il movimento delle onde gli solleva ed abbassa le ali. Un componente del gruppo che disponga di maggiori energie può, con il suo movimento d’ali, rafforzare l’onda in modo che anche gli altri componenti ne traggono beneficio. Anche il capo-stormo è inserito nella stessa logica per cui il suo apporto al movimento della formazione è analogo agli altri uccelli che formano lo stormo.
Si crea così un corpo unico in cui i vari uccelli ne costituiscono gli organi e l’aria è il medium elastico che li tiene uniti: tramite l’aria ha così modo di manifestarsi l’anima di gruppo degli uccelli. E’ stato osservato che, durante un lungo volo attraverso centinaia di chilometri gli uccelli di uno stormo compiono esattamente lo stesso numero di battiti d’ali.