Conclusioni
Tutto ciò che esiste in natura si può ricondurre a quattro elementi: Fuoco, Aria, Acqua, Terra.
Gli elementi sono gli ambienti in cui possono esprimersi e agire determinate forze, fra loro opposte, che si chiamano eteri e forze fisiche.
Gli eteri sono forze di espansione, agiscono dalla periferia del cosmo e il loro compito è di suscitare i processi di vita.
Le forze fisiche sono forze di contrazione, agiscono dal centro della Terra e il loro compito è distruggere, dissolvere le forme una volta abbandonate dagli eteri.
Ad ogni elemento corrisponde un etere e una forza fisica. Tutti insieme gli eteri formano un “mare degli eteri”, un luogo di vita diffusa a cui possono attingere gli esseri che decidono di manifestarsi nel mondo fisico.
Ogni etere ha una sua funzione specifica caratterizzata anche da una propria forma. Parlando dell’elemento Fuoco avevamo visto che l’etere corrispondente, l’etere di calore, aveva il compito di far maturare e di far germinare, di chiudere e di aprire i vari processi di vita. Esso è presente nel frutto maturo che cade dalla pianta ed è presente nel seme che aspetta di schiudersi a nuova vita.
L’etere di calore è all’inizio e alla fine di ogni ciclo vitale, mantiene la vita nel tempo ed è quindi legato al tempo. Il suo compito viene integrato dall’etere di luce, presente nell’elemento Aria, che come abbiamo visto è legato con lo spazio.
Il seme che si apre a nuova vita ha bisogno di espandersi e quindi viene afferrato dall’etere di luce che lo porta ad innalzarsi spazialmente nel fusto e nei rami della futura pianta.
L’etere di calore che avvolgeva il seme, in presenza di condizioni ambientali favorevoli, aveva fatto scoppiare il seme aprendolo a nuova vita: la forma caratteristica dell’etere di calore è il cerchio o la sfera.
L’etere di luce fa crescere la pianta secondo delle linee che si intersecano come la disposizione del fusto e dei rami, corrispondenti alle traiettorie lineari dei raggi luminosi: la forma caratteristica dell’etere di luce è il triangolo.
Successivamente nella formazione della foglia interverrà l’etere dell’elemento Acqua, o etere del chimismo, la cui funzione è quella di ordinare e creare superfici.
Ad ogni elemento quindi si può, tramite il rispettivo etere, abbinare una forma caratteristica. Dalla studio delle forme si può dedurre quale tipo di etere abbia agito in prevalenza su ogni manifestazione del mondo fisico. Utilizzando le stesse forme si può modificare l’ambiente in cui abitualmente si vive stimolando la presenza di un etere rispetto ad un altro o rispetto alla corrispettiva forza fisica.
Così, se noi vogliamo introdurre un elemento di fuoco nelle nostre creazioni dobbiamo pensare a delle forme arrotondate, mentre se vogliamo introdurre un elemento di luce dobbiamo pensare a delle forme triangolari.
In natura gli eteri agiscono contemporaneamente e dalla loro azione combinata ne risulta l’infinita varietà di forme che caratterizzano gli esseri viventi.