Se si è affetti da diabete, consumare broccoli con regolarità potrebbe limitare i danni cardiovascolari che accompagnano questa patologia. Questa è la conclusione di uno studio condotto dai ricercatori della University of Warwick (Gran Bretagna) e pubblicati sul Journal of Diabetes qualche anno fa.
L’effetto preventivo nei confronti delle complicanze del diabete sarebbe determinato da una sostanza contenuta in questi vegetali, il sulforafane.
Grazie al sulforafane, l’organismo aumenta la produzione di particolari enzimi che proteggono i vasi sanguigni e contribuiscono a ridurre gli alti livelli di ossidanti che danneggiano le cellule e fanno progredire la malattia vascolare.
Non è la prima volta che la famiglia botanica delle crocifere (che comprende, oltre ai broccoli, anche i cavolfiori, le verze, i cavoli cappucci, i cavolini di Bruxelles, il cavolo nero, quello cinese, il cavolo rapa ecc.) è studiata per i suoi effetti benefici sulla salute.
Esperienze ormai di molti anni fa, ad esempio, avevano già evidenziato che i broccoli possono avere un effetto preventivo nei confronti del cancro al colon e ridurre il rischio di cataratta.
I diabetici, rispetto alle altre persone, hanno un rischio cinque volte maggiore di sviluppare patologie cardiovascolari (infarto e ictus).
Il sulforafane del broccolo induce una riduzione di oltre il 70 per cento di uno dei più importanti radicali liberi, il ROS (Reactive Oxygen Species).
Poiché sappiamo che l’iperglicemia, una condizione tipica del diabete, può provocare l’innalzamento dei livelli del ROS anche di tre volte sopra la norma, risulta evidente quanto sia importante, anche per chi soffre di diabete e di patologie cardiovascolari, consumare broccoli e cavoli con regolarità .