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L’Uomo, un geroglifico dell’universo

Il pianeta Marte

«Benigna volontade in che si liqua sempre l’amor che dirittamente spira, come cupidigia fa nella iniqua, silenzio puose a quella dolce lira, e fece quietar le sante corde che la destra del cielo allenta e tira». [Dante Alighieri – XV canto del Paradiso 1 – 6]. Marte, il pianeta fiammeggiante che simboleggia passione e aggressività.

Il suo geroglifico simboleggia il cerchio della solarità virile da cui si protende la freccia dell’irruenza e della lotta. Il focoso Marte è anche l’Ercole metallico, la marzialità celeste caduta sulla Terra, che nell’uomo possiamo riconoscere come intenzione e determinazione ad agire verso il mondo esterno per modificarlo secondo le proprie necessità; come aggressività e competizione verso gli altri, ma anche come impulsività distruttrice. Le forze di Marte si inseriscono nel processo del sangue e nel processo della parola, del linguaggio, operando e ordinando dall’interno in continua attività verso l’esterno. Questo rivela la tendenza dell’uomo di Marte il quale piuttosto che salvaguardare, distrugge ciò che ha creato per costruire sempre di nuovo: eternamente costretto a fare … e ad arrabbiarsi se qualcosa si oppone a questa spinta, come avviene nel temperamento collerico. Le sue forze sono attive nel sangue che contiene il ferro e arrivano al loro punto finale nel fegato, nella formazione della bile priva di ferro. Da questa esclusione si formano nel fegato le forze strutturali utili alla formazione delle proteine necessarie alla costituzione dell’essere umano. Queste caratteristiche, a livello organico, si trovano riassunte nelle funzioni della cistifellea.

L’archetipo del carattere marziano è rappresentato dal volontarismo. E’ l’uomo guerriero che osa e s’impone, che preme e si prodiga in vista di un obiettivo da raggiungere: una passione che può arricchire o impoverire. Questa forza di volontà può donare il coraggio emotivo e l’audacia intellettiva, il bisogno di agire, d’imporsi, ma porta anche il gusto per il rischio e l’avventura che può esaurire o trascinare nell’impulso dello stravolgere. «… che io possa allontanare da me l’odiosa viltà e piegare nella mia mente la passione che inganna l’anima e frenare la forza travolgente dell’ira che mi spinge a gettarmi nella battaglia agghiacciante …».[Da “Inno ad Ares” di Omero].

Le paratiroidi e la tiroide sono le ghiandole rappresentanti di Marte. Le quattro paratiroidi secernono il paratormone che regola il calcio e il fosforo nel sangue, controllando l’eccitazione dei muscoli e la resistenza delle ossa. La tiroide, la ghiandola posta come una farfalla nella parte anteriore del collo, nella zona della laringe, è il supporto della volontà, grazie alla tiroxina esercita molteplici funzioni:stimola il differenziamento delle forme corporee durante la crescita, stimola la crescita ossea, regola i processi del ricambio, della nutrizione e della termoregolazione.

Simbolo vegetale. L’ortica. Molti proverbi o modi di dire presentano l’ortica sotto una veste negativa, infatti l’acido urticante presente nei peli di cui sono ricoperti gli steli e le foglie ricorda l’immagine di una persona che aggredisce. Invece è una pianta dalle molte proprietà, contiene ferro, potassio, calcio e ha un’azione diuretica ed emostatica. Le sue radici bollite per mezz’ora nel latte son un efficace rimedio contro i calcoli biliari.

Simbolo animale. Il merluzzo, il cui fegato serve a produrre un ottimo olio ricostituente per i bambini anemici.

Simbolo minerale. Il diaspro rosso e fra i metalli il ferro.

 

 

Biolcalenda di marzo 2016


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