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Energia ciclica degli organi

Tutti siamo consapevoli di essere accompagnati da Bioritmi-Cicli, che  iniziano al momento della nostra nascita (e già nella vita pre-natale) e ci sostengono per tutta la vita fino alla morte:

ogni aspetto della vita psicofisica è governato da bioritmi che si ripetono di continuo, a cadenze fisse.

Ippocrate, circa 2500 anni fa, aveva osservato che durante tutta la vita biologica  degli esseri viventi si susseguivano fasi di maggiore o minore efficienza psicofisica con un ritmo ciclico, e notato l’esistenza di giorni "buoni e cattivi" nei pazienti. L’M.T.C. dà una periodicità quotidiana alle funzioni  psicofisiche del corpo  e cura ogni malattia stimolando l’energia degli organi malati che aumenta o diminuisce di intensità a seconda delle ore del giorno e/o della notte.  L’energia vitale scorre incessantemente nel nostro corpo, seguendo percorsi chiamati "meridiani". I meridiani interconnettono sia le parti esterne sia quelle interne del corpo, creando una complessa rete di relazioni che consentono la vita organica.

Per ogni organo vi è un periodo nelle 24 ore in cui raggiunge il massimo della sua espressione energetica, mentre raggiunge il minimo di energia potenziale esattamente 12 ore dopo.

Luciano Gianazza  (terapeuta nell’ambito della M.T.C) così enumera ritmi anche più lunghi di quello circadiano: "La vita è una serie di cicli di produzione di energia, immagazzinamento e emissione. Questo ciclo generale caratterizza tutti gli organismi viventi, dall’alga monocellulare all’uomo. In natura tutto osserva il ciclo circadiano (dal latino = nell’arco di un giorno). I ritmi circadiani sono una combinazione di interazioni di un orologio interno e di segnali esterni del magnetismo terrestre, campi elettrici, campi gravitazionali e radiazioni cosmiche, oltre al movimento di altri pianeti, per un totale di 24 ore .

Ci sono ritmi biologici all’interno del corpo che richiedono periodi di riparazione dei tessuti, di crescita dei tessuti, eliminazione dei detriti, ecc..  La temperatura corporea, la pressione del sangue, l’attività del cervello, i livelli ormonali, e tantissimi altri fattori obbediscono a questo ritmo.
Ricerche nel settore del bioritmo  hanno dimostrato che il corpo ha bio-ritmi di 14 giorni per l’autoregolazione  dello stato fisico, 28 giorni per lo stato emotivo e 33 giorni per per lo stato mentale.

La guarigione si verifica in cicli. Alcuni giorni il corpo ha un alto livello di energia e ricostruisce i tessuti danneggiati. In tali giorni, possiamo sentirci in eccellenti condizioni. In altri giorni, il corpo deve fare la sua disintossicazione, eliminando le tossine accumulate. Quando questo avviene, possiamo sperimentare bassi livelli di energia o anche depressione. La maggior parte delle persone conduce uno stile di vita e segue una dieta che inibisce il corpo nelle sue attività cicliche.

Per esempio, quando il corpo si sta ripulendo per mezzo di un raffreddore, si diventa impazienti. Si cerca di sopprimere il ciclo di purificazione con farmaci o cibo e il corpo deve abbandonare i suoi sforzi. Il corpo mentre conduce il suo processo di disintossicazione può avere una serie di alti e bassi. Un giorno può avviare una consistente eliminazione di tossine e ci sentiamo malissimo. Il giorno successivo, le tossine sono state eliminate e ci sentiamo eccezionalmente bene. Ci sentiamo così bene, infatti, che il corpo decide di scavare ancora un po’ più in profondità per eliminare alcune delle tossine più vecchie, e quindi ci sentiamo peggio. Questo è il ciclo continuo del processo di guarigione. Una volta che è stato raggiunto un certo livello di salute, non notiamo i cicli in modo così evidente in quanto causano progressivamente meno disagio. Il corpo sperimenta un incremento della disintossicazione e di crisi di guarigione ad ogni cambiamento di stagione (è noto come ci si ammali più frequentemente in quei particolari periodi dell’anno).

Torniamo al ciclo circadiano. Se un organo è danneggiato nella sua espressione energetica, avremo delle manifestazioni disfunzionali, soprattutto nell’orario della sua massima o minima espressività energetica. L’energia, nell’arco delle 24 ore, compie tre cicli. La giornata inizia con un ritmo polmonare (lento) -primo ciclo-, prosegue al secondo ciclo con un ritmo cardiaco (più veloce di quello polmonare) e termina con il ritmo frenetico degli scambi metabolici cellulari del terzo ciclo.

Questi tre cicli si riallacciano alla Tripartizione dell’uomo elaborata da Rudolf Steiner, in polo neurosensoriale, sistema ritmico e polo metabolico. Il sistema ritmico consente la interconnessione e lo scambio energetico fra polo neurosensoriale e polo metabolico.
Al termine di ogni ciclo vi sono gli organi meno ritmici del corpo, cioè pancreas, rene e fegato, la cui azione consiste nell’assorbire e ammortizzare le alterazioni del ritmo, provocate dagli organi intermedi, che sono metabolici.
Dunque ogni ciclo inizia con un ritmo impostato da un organo ritmico, che si trasmette ai due organi intermedi metabolici, per essere infine regolato e ammortizzato da un organo con funzioni neurosensoriali.

Qualche esempio: le crisi di asma sono  frequenti alle quattro del mattino. Coloro che soffrono di stomaco avranno invece notato come la colazione sia il pasto più digeribile di tutta la giornata.
L’enuresi notturna (incontinenza della vescica) si manifesta  per lo più dalle 3 alle 5  e così via…

LA MOTILITA’ PUPILLARE può essere interpretata, con la sua regolarità/irregolarità, un eccezionale rivelatore  dell’interazione tra questi diversi ritmi biologici, psichici, energetici.


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