I dolori reumatici

Il termine reumatismo deriva dal latino reuma e dal greco rheûma e significa “scorrere”, “flusso”. Viene usato genericamente per descrivere i dolori mobili che colpiscono l’apparato muscolo scheletrico e articolare. Ci sono reumatismi infiammatori, quali l’artrite reumatoide, il reumatismo articolare acuto e la gotta. Abbiamo anche le forme infettive derivate da tubercolosi, brucellosi e sifilide.

Quelle più frequenti sono le alterazioni degenerative delle articolazioni e dei loro tessuti osseo e cartilagineo, dette artrosi, che colpiscono sia le piccole e le grandi articolazioni, sia la colonna vertebrale provocando dolori cervicali, dorsali, lombari e sciatici. La medicina allopatica impiega in queste patologie: gli antinfiammatori, i miorilassanti, gli antibiotici, i cortisonici e, nei casi più gravi, gli antitumorali. L’approccio delle medicine complementari è molteplice.
L’agopuntura utilizza la zona del dolore per la diagnosi di meridiano. Con gli aghi infissi nei punti dolorosi e in altri prestabiliti riequilibra le energie yin e yang e produce anche una stimolazione di endorfine ed encefaline, sostanze antidolorifiche prodotte dal nostro organismo. Le sedute devono avere cadenza bisettimanale se il dolore è molto forte, settimanale se è sopportabile. Dopo due o tre applicazioni il dolore diminuisce e continua il miglioramento col proseguire della terapia.
La chiroterapia è il trattamento di elezione per i dolori localizzati alla colonna vertebrale o alle articolazioni. Manipolando la colonna o l’articolazione produciamo un vuoto d’aria che aumenta gli spazi tra le vertebre o i capi osseo – articolari dando un’immediata sensazione di benessere e rilassamento nella zona dolorosa. Le sedute in questo caso possono essere giornaliere. Devono essere effettuate solo se il movimento non provoca dolore.
L’omeopatia ha molti rimedi utili per i vari tipi di reumatismi. Possiamo assumerli come terapia orale, o effettuare dei cocktail con sostanze omeopatiche iniettabili nelle zone dolorose. Le sperimentazioni scientifiche* eseguite sui prodotti omeopatici iniettabili hanno dimostrato un’efficacia uguale se non superiore agli antinfiammatori allopatici iniettabili, dei quali è meglio ridurre l’uso proprio per i molti effetti collaterali. Sedute bisettimanali o settimanali.
La neuralterapia cerca le zone del corpo che producono disturbi dolorosi cronici o recidivanti. Queste zone, chiamate “campi di disturbo”, sono: cicatrici, denti mal curati, tonsille e seni nasali, plesso genitale, tiroide, corpi estranei e linee di frattura. Il campo di disturbo trae origine dallo squilibrio cellulare degli ioni sodio e potassio. Normalmente il potassio è all’interno della cellula e il sodio all’esterno. Quando il sodio entra nella cellula e il potassio esce, abbiamo l’attivazione del “campo di disturbo” che può produrre la sintomatologia dolorosa. Un dolore in un’articolazione può quindi derivare anche da una cicatrice in una zona lontana dall’articolazione stessa, oppure da un’infiammazione nascosta delle tonsille o dei seni nasali, o dall’alterazione fisiologica delle mestruazioni. Trattando la cicatrice, le tonsille, i seni nasali o la zona genitale, riposizioniamo il potassio all’interno e il sodio all’esterno della cellula e il dolore articolare migliora. Sedute bisettimanali o settimanali.
Gli alimenti cui siamo intolleranti possono causare dolori reumatici. Questi dolori provengono dall’acidosi metabolica che si instaura dopo la digestione di alimenti intolleranti o di cibi acidogeni come le proteine animali. Il classico esempio è la gotta che colpisce le piccole articolazioni con dolori fortissimi e invalidanti. Il dolore alla spalla può essere prodotto anche da uno squilibrio dell’intestino tenue o dell’intestino crasso. Nel primo caso il dolore sarà posteriore, nel secondo sarà nella zona del muscolo deltoide, ma potrà spostarsi fino al gomito, dando quella sintomatologia chiamata epicondilite o “gomito del tennista”. Il dolore al ginocchio esterno deriva dal mal funzionamento della vescica biliare o dello stomaco. Il fegato e il pancreas sono responsabili dei dolori alla parte interna del ginocchio. Eliminando dalla dieta gli alimenti intolleranti e acidogeni abbiamo un miglioramento della sintomatologia dolorosa fino alla guarigione completa.

* Chi è interessato alle sperimentazione omeopatiche può consultare il sito www.medibio.it


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