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L’amalgama dentale – seconda parte

La rimozione protetta degli amalgami richiede aver preso coscienza del fatto che questo materiale non deve esistere nella propria bocca e nella bocca delle persone in genere. Concludiamo con questo articolo quanto iniziato nel precedente numero di Biolcalenda, dove abbiamo affrontato l’alquanto controverso argomento dell’amalgama dentale.

Nella prima parte abbiamo visto che cos’è e perché rappresenta un problema, in modo da maturare coscientemente e responsabilmente se e come agire nel caso sia presente nella nostra bocca.
Come abbiamo visto, è innegabile che la presenza di otturazione con amalgame provochi gravi danni al nostro organismo.

Nella seguente tabella, come riportato in letteratura, secondo i determinati organi o sistemi, trovate i sintomi correlati.

Cavità boccale

Carie, alitosi, stomatite afosa, candidosi endorale, retrogusto metallico, leucoplachia, ipersalivazione, tatuaggi da amalgama a livello della mucosa orale.

Emozionale

Instabilità emotiva, depressione, ansietà e irritabilità, incapacità decisionale, insonnia, risvegli episodici notturni (specialmente tra l’una e le tre del mattino), amnesie episodiche a breve termine, epilessia, crisi convulsive.

Neurologico

Cefalee, ronzii auricolari, tremori, vertigini, dolori e debolezze muscolare, crampi, sindrome del tunnel carpale.

Cardiovascolare

Extrasistola, tachiaritmia, dolori toracici e tachicardia parossistica.

Gastro-intestinale

Alitosi (bocca amara), specie il mattino, dolore addominale, allergie e intolleranze alimentari, candidosi digestive, coliti, costipazione e meteorismo.

Tegumentario (pelle)

Acne del viso e corpo, caduta dei capelli, emorroidi, ragadi anali, prurito vaginale e infiammazione del glande.

Urologico- riprodutt.

Variazione e diminuzione della libido, infertilità (in entrambi i sessi), cistiti recidivanti.

Immunologico

Allergie e intolleranze, riniti, sinusiti, congiuntiviti, micosi digestive, candidosi, micosi del crasso, anormale conta globuli rossi e bianchi.

Endocrino

Affaticamento eccessivo cronico, sudorazione e traspirazione eccessiva, acrocianosi (mani e piedi freddi), temperatura corporea tendenzialmente bassa.

La cosa è accentuata in presenza di denti in lega d’oro o protesi metalliche in genere.
Inoltre, ricordando la sua stessa composizione, (mercurio e polveri di argento, rame, stagno e zinco), affermare che l’amalgama è innocua, significa negare dei principi fondamentali di fisica e chimica: trattandosi di metalli con differente potenziale elettrico, in ambiente elettrolitico è inevitabile la formazione di correnti galvaniche e auto corrosione con conseguente liberazione di ioni di metalli  pesanti.

Tuttavia è doveroso precisare che la lettura di questo articolo non deve essere l’unico motivo che vi farà decidere di correre domani mattina dal dentista per rimuovere e sostituire le otturazioni in amalgama ma di farlo solo ed esclusivamente perché si è creata dentro di voi una coscienza sul fatto che questo materiale non deve esistere nella vostra bocca e in generale nella bocca delle persone, senza attendere false aspettative in merito a quanto riportato.

La rimozione protetta degli amalgami
Durante gli anni in cui mi sono dedicato alla rimozione degli amalgami, si sono verificate diverse situazioni, più o meno complicate.
Ovviamente il numero e la grandezza delle otturazioni da sostituire rivestono un’importanza basilare.
Va ricordato che il mercurio viene rilasciato dall’amalgama in vari modi: per corrosione, per vaporizzazione o per diffusione alla radice del dente. Dobbiamo aspettarci che il dente trattato abbia bisogno di ulteriori cure, soprattutto se le otturazioni risalgono a molti anni fa. Non aspettiamoci ad esempio, che un dente curato per una carie molto profonda, e che ha sopportato da anni un avvelenamento costante, sia perfettamente sano.
L’analisi dei possibili danni derivati da una scorretta rimozione delle otturazioni in amalgama ha portato a proporre un protocollo di rimozione protetta, in accordo con le direttive impartite dalle massime autorità della tossicologia clinica.

La struttura medica deve attenersi a regole ritenute fondamentali per la salute del paziente e per quella del personale medico:

  • Check-up medico del paziente, per verificarne lo stato di salute generale.
  • Elaborazione di un piano di cura che prevede la rimozione delle vecchie otturazioni in base alle fasi lunari secondo un atteggiamento di tipo olistico, in media: una sola al mese per ridurre lo stress da intervento.
  • Consegna al paziente di un rimedio antalgico omeopatico per la protezione della polpa dentale, (per esempio: Rimantal), da assumere per almeno 20 giorni prima e per almeno 20 giorni dopo ogni rimozione (5 gocce sotto la lingua, da deglutire dopo 10/20 secondi, una volta al giorno, o più volte in caso di particolari fastidi, lontano dai pasti).
  • Somministrazione al paziente di capsule di carbone prima del trattamento.
  • Uso della diga odontoiatrica per ostacolare la diffusione del materiale.
  • Uso, da parte del personale, di apposite maschere con filtri per evitare pericolose inalazioni.
  • Uso di macchinario aspira-fumi che viene posizionato a ridosso del punto operativo, in considerazione del fatto che al momento della rimozione, i vapori di mercurio devono essere neutralizzati.
  • Uso di aspiratore dedicato tipo “clean up”.
  • Rimozione attuando il lifting dell’amalgama cioè senza toccarla con il trapano e sostituzione del vecchio materiale con composito di ottima e sicura qualità.
  • Smaltimento degli amalgami secondo le indicazioni di legge in quanto classificati come rifiuto sanitario speciale tossico-nocivo.

 

Norme igienico-alimentari da osservare durante il periodo del trattamento di rimozione degli amalgami
Riporto di seguito una lista di regole non assolute, ma consigliabili, per aiutare l’organismo a liberarsi prima possibile dagli effetti dell’amalgama:

  • Evitare caffè, zucchero raffinato, alcool, pesce.
  • Evitare il fumo, almeno nelle sei ore precedenti e successive all’atto di bonifica.
  • Evitare di consumare cibi troppo caldi perché la temperatura elevata contribuisce a rendere instabile il mercurio che già al di sopra dei 20,5° C comincia a dissociarsi.
  • Evitare di masticare gomme durante il programma di disintossicazione.
  • Osservare particolare igiene del cavo orale ed evitare lo sfregamento eccessivo delle setole dello spazzolino sulle otturazioni.
  • Eseguire sciacqui frequenti con olio essenziale di Malaleuca alternifolia (Tea tree oil).
  • Consumare frutta fresca, vegetali e cibi non raffinati.
  • Svolgere regolarmente attività fisica per agevolare il drenaggio attraverso la traspirazione e la sudorazione. Per lo stesso motivo sono ottimi la sauna ed il bagno turco. Sono utili anche linfodrenaggio manuale, idromassaggio e spugnature con guanto di crine.
  • È fondamentale curare l’intestino. La fibra diminuisce il tempo di trasporto e assorbe i liquidi non contenenti il metallo.
  • Utilizzare compresse di carbone che assorbono le tossine nel tratto intestinale.

È importante ricordare che i primi sette giorni dopo la bonifica (rimozione amalgama) almeno il 30% del mercurio viene espulso dal nostro corpo, è quindi fondamentale non affaticare il nostro sistema immunitario, anzi seguire quante più regole possibile tra quelle elencate.

Una bonifica corretta e una revisione dello stile di vita rappresentano quindi un momento fondamentale nel trattamento di varie patologie per il recupero di un soddisfacente stato di salute.
Ricordiamo inoltre che il mercurio si trova anche in molti prodotti che usiamo abitualmente: nel lattice e nelle vernici con solvente, nei filtri dell’aria condizionata, nel toner delle stampanti, nel fumo delle sigarette, negli anticrittogamici e in alcune soluzioni per lenti a contatto (thimerosal); nell’alcool metilico, mercurocromo, lozione alla calamina, nella preparazione H, in alcuni gel contraccettivi (es.:spermicidi, lubrificanti), in alcune tinte per capelli, nei mascara resistenti all’acqua, nelle lampadine a basso consumo e nei neon, nelle batterie, nei coloranti alimentari e dei tessuti (Poliammide, acrilico, ecc..), nei pannolini e negli assorbenti profumati.
In conclusione, per chi si appresti a rimuovere gli amalgami dopo aver letto questo articolo, ripropongo di farlo solo ed esclusivamente perché ha creato dentro di se una coscienza sul fatto che questo materiale non deve esistere nella propria bocca e nella bocca delle persone.

 Biolcalenda di gennaio 2015

 


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