L’adozione di alcune semplici pratiche, da sempre conosciute e utilizzate dai nostri vecchi, ci permette di prevenire i disturbi più comuni causati dalla stagione fredda. I nostri antichi saggi si ricordavano anche della pelle: essendo l’organo a stretto contatto con gli elementi esterni, oltre ad avere funzione eliminatoria degli elementi nocivi, ci ripara.
Frizione fredda: è una tecnica che dà moltissime soddisfazioni, pulisce la pelle, la rende più elastica e lucente, stimola la circolazione sanguigna a livello capillare così che la pelle reagisce subito quando sente lo stimolo del freddo, portando il sangue e “calore” in periferia. La frizione fredda ha una durata di un minuto e mezzo, due al massimo. Si fa alla mattina appena svegli in un ambiente caldo e senza correnti d’aria. La mattina si è a digiuno e tutte le tecniche che usano il freddo si possono fare solamente lontano dai pasti. Quando si è esperti di questa tecnica si può fare anche in ambiente tiepido o freddo. Occorre un asciugamano da bidet, possibilmente ruvido cosicché diventa più efficace la frizione. Acqua fredda per bagnare l’asciugamano che poi si strizza in modo che rimanga umido, si piega in quattro per avere un buon risultato. Con questo asciugamano umido si passa tutto il corpo.
Tecnica: si impugna l’asciugamano umido con la mano sinistra e si inizia dal dorso della mano destra, si sale frizionando in fretta fino alla spalla, si scende fino al palmo della mano per poi risalire fino all’ascella. Si inizia sempre dal braccio destro perché è più lontano dal cuore. L’asciugamano si prende ora con la destra e si ripete la tecnica nel braccio sinistro. Si prosegue sul collo. Poi il petto andando su e giù, le donne devono fermarsi sopra il seno. Si ripiega l’asciugamano mettendo all’interno l’esterno e si continua fregando l’intestino in forma circolare in senso orario. Gamba destra partendo dal piede nella parte esterna, si risale e si scende nella parte frontale per risalire nella parte interna. Gamba sinistra stessa metodica. Collo dietro. Schiena come si riesce. Gamba destra parte dietro. Gamba sinistra parte dietro. Si finisce passando sotto il piede destro e poi il sinistro. Ci si riveste e se si può si fa del movimento, che può essere anche la ripresa delle attività mattutine. Le donne non devono fare la frizione fredda nel periodo mestruale. La frizione deve essere fatta in modo veloce.
Bagno di sedere: questa tecnica viene indicata anche per chi ha tensioni nervose, per cui compromette il suo sistema digestivo e con esso la sua vitalità. Occorrente: bacinella ampia da potersi sedere dentro, acqua. Il momento più indicato è la mattina appena svegli e si fa in ambiente caldo. Nella bacinella si mettono 4-5 cm. di acqua fredda, ci si siede dentro e si rimane da pochi secondi a tre minuti, ci si alza ci si asciuga e se è possibile si riposa per 15 minuti, oppure ci si riveste e si fa un po’ di movimento. Leggendo questo tipo di pratica sembra molto forte, in realtà si affronta con tranquillità. Le mani e i piedi devono essere caldi. Chi trova difficile questa tecnica, inizia con la frizione fredda e solamente quando sente che può avvicinarsi inizia. La mattina o si fa una tecnica oppure l’altra.
Quando ci si fa la doccia oppure il bagno un’ottima abitudine è alla fine passarsi il corpo con un getto di acqua fredda, la pratica deve essere veloce, il corpo e la pelle si rassoda e non ha paura del freddo. L’utilizzo del’acqua fredda, stimola la risposta dell’organismo ad affrontare il freddo con serenità.
Sauna: più che questa pratica, funziona ancor di più il bagno a vapore o “lavaggio del sangue”. E’ una sauna dove la “testa rimane fuori”. Questa pratica ci aiuta a levare le tossine dal nostro organismo in modo profondo, forse è la pratica più energetica che si conosca e da risultati sorprendenti, il problema consiste che ci si deve far accompagnare la prima volta da chi la conosce per evitare errori.
Integratori: non dovremmo averne bisogno se il nostro cibo è sano e l’alimentazione è corretta. Per chi vuole sentirsi più tranquillo ricordiamo:
- olivello spinoso sciroppo: è un arbusto spontaneo che oramai ci siamo pure scordati di cosa sia e come è fatto, eppure oltre a essere ricco di vitamina C aiuta nell’armonizzare il nostro apparato digerente;
- prugnolo sciroppo: anche questa pianta spontanea, che tutti dovremmo avere tutti in giardino o nell’orto per le sue qualità, ci aiuta a darci un tono;
- vitamina C: ricordo come si può utilizzarla nel migliore dei modi, cioè sciogliere la vitamina in una bottiglia d’acqua e berla durante la giornata;
- arance: noi per abitudine buttiamo la buccia, eppure in essa troviamo i princìpi attivi più importanti. Un modo semplice di trarre tutti i vantaggi è tagliare l’arancia a fettine e mangiare il tutto; ovviamente la buccia e l’arancia non devono essere trattate con pesticidi.
Cibo: l’inverno ci fornisce gli alimenti adatti come: verze, porri, cipolle, cavoletti di bruxelles, cavolfiori, radicchi …; chi non ha presente il “profumo” della minestra di verza, da molti molto disprezzato, eppure questo principio sulfureo che aleggia nell’aria entra nei nostri bronchi e li aiuta a rimanere forti e sani come tutte le crucifere. L’aglio da usare la sera per non far sentire il profumo il giorno dopo; sopportiamo tranquillamente gli odori di fabbriche che fanno male, dell’inquinamento che fa male, del fumo che fa male, ma se sentiamo il profumo dell’aglio ci scandalizziamo eppure questo è un’anti infettivo e un’anti biotico naturale senza effetti collaterali. Radicchio: il suo gusto amarognolo aiuta a disintossicare il fegato. Non dobbiamo scordarci dell’olio di semi di canapa, ricco di acidi grassi essenziali, perfettamente equilibrati, un cucchiaino da the al giorno, che si può pure aggiungere nelle verdure, per chi ha difficoltà a reperirlo può contattare www.assocanapa.it.
Ricordo, che d’inverno è il momento migliore per farci i germogli, che ci forniscono vitamine e sali minerali ed elementi nutritivi in abbondanza; ricordo che trovate come fare i germogli e i relativi dati nel sito www.corvelva.org alla voce svezzamento.
Per finire ricordo i picchi d’influenza: si hanno generalmente dopo le feste. Chiedetevi il perché: durante le feste si mangia troppo e a volte anche male, conseguenza intestino intasato, tossine, organismo non ce la fa più, apertura delle porte a tutte le conseguenze: sindrome influenzale, influenza, tosse, bronchite, raffreddore ecc. ecc.
E’ molto bello festeggiare e pranzare assieme ma il giorno dopo spetta a noi equilibrare con della sana e buona frutta e verdura, oppure un digiuno intelligente.
Ferdinando Donolato
Presidente Corvelva – www.corvelva.org
Biolcalenda dicembre 2013