Vaccinazione antinfluenzale

I benefici della vaccinazione antinfluenzale negli anziani sono spesso sovrastimati. 

Una ricerca pubblicata sulla rivista International Journal of Epidemiology (2005) ha accertato che le stime dell’efficacia dei vaccini influenzali sono soggette a gravi errori. In particolare, il legame tra la vaccinazione e la riduzione del rischio di morte per gli anziani (uno degli argomenti più insistenti che vengono portati a favore della utilità della vaccinazione antinfluenzale per questi soggetti) è fortemente falsato dal fatto che sono proprio gli anziani relativamente sani (e quindi con un rischio di morte inferiore) ad essere più frequentemente vaccinati. In altre parole, la mortalità negli anziani vaccinati è effettivamente ridotta rispetto a quella che si verifica nei non vaccinati. Tuttavia questo vantaggio è in realtà determinato principalmente dal preesistente migliore stato di salute dei soggetti vaccinati rispetto a coloro che non vengono vaccinati, magari perché affetti da gravi malattie (e quindi con un rischio di morte più elevato).

PER RIDURRE IL RISCHIO DI INFLUENZA

Il primo passo consiste nell’adeguare la dieta alle necessità dell’organismo. Privilegiate alimenti biologici, cereali integrali, legumi, frutta fresca cruda e/o cotta, verdure crude a pranzo e a cena, minestre di verdure con fiocchi di orzo e di avena, spremute di agrumi, piccole quantità di semi oleosi. Evitate di consumare in eccesso la carne, il pesce e i formaggi.

Alcune integrazioni sono particolarmente utili.

  • L’echinacea attiva il sistema del complemento (che distrugge virus e batteri); facilita l’attività dei globuli bianchi come i macrofagi e le cellule NK (che distruggono i batteri); aumenta la produzione di interferone (che contrasta i virus); rallenta l’attività della ialuronidasi (impedendo così ai batteri di penetrare nei tessuti dell’organismo).
  • La vitamina C aumenta l’azione difensiva dei globuli bianchi e in qualche modo è utile alla loro attività, visto dentro queste cellule questa vitamina è particolarmente concentrata; stimola la produzione di interferone.
  • Il pino allevia la congestione respiratoria, riduce la tosse e l’infiammazione della laringe e dei bronchi.
  • Il tiglio è utile in tutti i casi di raffreddore e di influenza. E’ emolliente, sedativo, rilassante e diaforetico. Il tiglio, in altre parole, è capace di dare calore all’organismo infreddolito.

 


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