Nocciolo

Nocciolo

Corylus avellana L. Betulaceae
Fioritura: marzo-aprile
Parti raccolte: semi, foglie, corteccia
Tempo di raccolta:primavera (foglie e corteccia), autunno (semi)

Bussoletta Botanica
Come riconoscerla
Arbusto cespuglioso a foglie caduche, alto anche 4-5 metri. Il fusto è eretto, flessibile e molto ramificato fin dalla base. Le foglie, pelose da giovani, hanno un breve picciolo e un’ampia lamina con margine irregolarmente seghettato e acuta all’apice; i fiori sono unisessuati: i maschili, riuniti in amenti penduli, compaiono all’inizio della primavera, i femminili, poco visibili, sono riuniti in gruppi di due o tre; il frutto è la classica “nocciola” racchiusa ad un’estremità da una cupola membranacea prima di colore verde e poi marrone simile ad un casco. Da questa caratteristica deriverebbe il nome latino corylus che viene dal greco corys = elmo. I romani indicavano la nocciola con il termine di abellana, dal nome di una cittadina campana che ne aveva fatto la sua specialità. Nel tempo, Abella divenne Avellino e diede origine al francese avelines, che indicava nocciole di grandi dimensioni.

Dove osservarla
Nei boschi a foglie caduche, siepi e cespugli.

Frammenti di etnobotanica
Usi alimentari:venivano ampiamente usate come cibo e come succedanee del caffè.
Usi artigianali:i rami più flessibili erano ricercati dai rabdomanti e per intrecciare le stie per polli e pulcini; si costruivano anche archi dalla curva accentuata (bigòli), forniti alle estremità di ganci di ferro a cui si appendevano dei carichi.
Usi magici:sulla porta della casa e della stalla si metteva un rametto per allontanare i fulmini e il malocchio; il suo potere era ancor maggiore se il ramo era stato tagliato dalla pianta il 2 luglio, festa della Visitazione, e ancor più efficace se era stato benedetto, nello stesso giorno, in chiesa.
Usi medicinali:l’infuso dei fiori maschili era assunto oralmente per curare le febbri e i disturbi dell’apparato respiratorio; il decotto della corteccia era usato in impacchi nella cura delle ulcere varicose e delle emorroidi; la polvere delle foglie e la corteccia finemente triturata era aspirata per arrestare il sangue del naso; un oleolito preso al mattino era uno dei rimedi più efficaci contro la tenia (Tenia sp.).

Briciole d’Archivio
Sinonimi
Corylus, sive nux avellana Lem..

Ricetta locale
Croccante Prendi una libra (circa 350 g) di noselle, pelale e tagliale tanto con il cortello, la stessa quantità di zucaro e sciogli tuto in una padella e poi getta dentro le nosele e quando la pasta vedi che è fatta prima di getarle nello stampo vi meterai drento aromi, scorzetta di limone. Gli stampi ungili prima di olio. (Olmo, maggio 1962, Pasqua, anni 67, casalinga- contadina)

Ricetta Storica
Tortelli a modo de frittelle bianche per Quaresima bone. A fare tortelli bianche per XII persone, toy una libra de mandole e una quarta de nociuole e de noxe, e togli meza libra de zucharo e toy le mandole ben monde e le nociuole ben monde e pestala insema e mitige alquanto zucharo a pestare, e da questo batuto fai le frittelle e falle picole. Togli farina e zafarano e tridalla con aqua e fay che sia molle e zalla e involzi entro li tortelli e frizili in bono olio e polverizaghe del zucharo e dali dreto le altre vivande.[Giampietro Rorato (a cura di), in “Libro per Cuoco”, XIV secolo]

Biolcalenda di settembre 2015


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