Papavero, Rosolaccio

Papavero, Rosolaccio

Papaver rhoeas L. Papaveraceae
Fioritura: maggio-giugno
Parti raccolte: foglie, fiori (petali), semi
Tempo di raccolta:primavera (fiori), primavera-estate (semi), autunno, inverno (foglie)

Bussoletta Botanica
Come riconoscerla
Erba annuale, originaria con ogni probabilità dal Medio Oriente, ha seguito le colture dei cereali praticamente in ogni parte del mondo. All’inizio della primavera o alla fine dell’inverno, sviluppa una rosetta di foglie pelose, lunghe e frastagliate. Ben presto dalla posizione centrale della rosetta, crescono i fusti cilindrici, pelosi, che all’estremità svilupperanno fiori solitari formati da quattro vistosi petali molto larghi, vellutati e di color rosso carminio. I numerosissimi e piccolissimi semi sono contenuti all’interno di una caratteristica capsula coperta da un involucro a campana.

Dove osservarla
A motivo di un’intensa lotta erbicida sta scomparendo dai campi e si rifugia negli incolti abbandonati.

Frammenti di etnobotanica
Usi alimentari: la rosetta basale, raccolta sul finire dell’inverno e per buona parte della primavera, era mangiata cruda in insalata o cotta nelle minestre, nelle zuppe contadine, nei minestroni di verdura insieme con altre “erbe di campo”.
Usi ludici:> la capsula secca veniva schiacciata sulle mani dei bambini fino a lasciarvi l’impronta. Durante la pressione della capsula si recitava: “Bolo, bolo, caldieròn / fa la sena al to paròn / El to paròn l’è in canevèla / ch’el para su la ruèla / La ruèla non va pì / bolo, bolo resta chì”.
Usi medicinali:il decotto delle capsule o l’infuso dei petali veniva assunto oralmente per indurre più facilmente il sonno anche nei bambini. Documenti d’archivio riferiscono che veniva preparato un macerato immergendo fiori di papaveri in olio di oliva (olio papaverino).
Usi ornamentali: i fusti, che portano i caratteristici frutti, erano usati nelle composizioni di fiori secchi.

Usi tintori: dai petali si estraeva un colorante violaceo usato per tingere le stoffe. Usi veterinari: la rosetta basale veniva comunemente data da mangiare ai conigli, ai polli, alle anatre per stimolare il loro sviluppo.

Briciole d’Archivio
Sinonimi
Papaver rhoeas. Ger. Ray. Hist.; Papaver rhoeas, sive sylvestre. Park.; Papaver fluidum. Dod.; Papaver erraticum majus. Dioscoridi. Theophrasto. Plinio. C.B.; Papaver erraticum rubrum campestre. I.B.; Papaver erraticum Primum. Fuch.; Papaver rubrum Blackwell..

Ricetta locale
Polenta di papavero Si preparava una polenta di granoturco e alcuni minuti prima che fosse completamente cotta, si aggiungevano le rosette basali precedentemente sbollentate, strizzate e finemente triturate insieme ad olio di oliva; si serviva la polenta cospargendola di formaggio grattugiato. (Castelnuovo, luglio 1959, Ines, anni 62, casalinga-contadina)

Ricetta Storica
Estratto di Papavero Rosso per far Dormire Pigliate fiori del suddetto Papavero, poneteli in qualche vaso, e versatene sopra spirito di vino, lasciandoli in infusione fino che abbi preso la tentura: doppo pigliate altri fiori di papavero, buttatevi sopra ancora di questo vino, ò spirito tinto, che averete già colato, lasciandoli in infusione come prima: ciò fatto, filtrate questa tentura, e distillate questo spirito di vino, fino che nel fondo lasci una specie di mele, del quale voi piglierete la Dote di dieci in dodici grani, e faranno maggior effetto del laudano: fa molto dormire, e un poco sudare, e in questo modo si scarica lo stomaco da ciò, che l’opprime. (Madame Fochetti, in “Secreti overo Rimedij”, 1731)

Biolcalenda di maggio 2015


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