Germe di grano

Il germe di grano è l'embrione della pianta di grano situato nell'estremo inferiore. Si può ricavare sia dalla radice sia dal germoglio.

Questo supplemento contiene: calcio, rame, manganese, magnesio, la maggior parte della vitamina B, octacosanolo, fosforo, vitamina E (una delle maggiori fonti naturali).

  • Eccellente fonte nutrizionale delle sostanze chimiche sopra descritte.
  • Il germe di grano è disponibile negli alimenti e come fiocchi da mescolare con altri alimenti. È disponibile anche come olio, che dovrebbe essere conservato al fresco e chiuso ermeticamente.
  • Cura la distrofia muscolare.
  • Migliora la forma e la resistenza fisica.
  • Nelle donne in gravidanza che assumono dosi ridotte o normali, non si sono riscontrate complicazioni
  • Nei neonati allattati da madri che prendono piccole o normali dosi, non sono state riscontrate complicazioni.

Olio di germe di grano
L'olio di germe di grano contiene come principali componenti la vitamina E (essenzialmente, come alfa-tocoferolo); l'octacosanolo, un alcool lipidico a lunga catena; acidi grassi polinsaturi, rappresentati per il 55-60% da acido linoleico. Nel germe di grano sarebbe anche stato identificato un composto ad attività inibente l'amilasi salivare. Le attività biologiche ed i più noti impieghi clinici descritti per l'olio di germe di grano sono da riferire al suo contenuto in vitamina E.

La vitamina E è stata scoperta nel 1922 proprio nel germe di grano, ma è stata riconosciuta essenziale per l'uomo soltanto nel 1959. La vitamina E è presente in natura come tocoferolo; anche altri tocoferoli naturali si comportano come vitamine E, ma la loro attività biologica è minore. L' alfa-tocoferolo è un olio liquido di colore giallo pallido, insolubile in acqua, stabile al calore e agli alcali, ma sensibile ai raggi UV e agli agenti ossidanti.

Nell'organismo umano la vitamina E si comporta come un potente antiossidante impedendo l'ossidazione di sostanze fortemente insature; per questo esercita una azione di risparmio nei confronti della vitamina A, degli acidi grassi poliinsaturi e della vitamina C. La vitamina E interviene anche nel metabolismo degli acidi nucleici e in diversi sistemi enzimatici basati su reazioni di ossidoriduzione (chinone-idrochinone, citocromi, etc). Un supplemento dietetico di vitamina E è oggi raccomandato da molti AA, non solo per integrare eventuali carenze di vitamina nella dieta, ma anche per esercitare effetti benefici sull'organismo che vanno al di là degli usi classici della vitamina.

L'assunzione giornaliera di vitamina E riduce l'ossidazione ed il potenziale aterogeno delle lipoproteine, inibisce l'aggregazione e l'adesione delle piastrine alla placca aterosclerotica e potenzia le difese immunitarie. La vitamina E è caratterizzata da una forte attività antiossidante e, soprattutto, mantiene efficienti le reazioni di ossidoriduzione che inattivano i radicali liberi. I radicali liberi ("reactive oxygen species" o ROS) sono composti chimici altamente reattivi, che possono danneggiare o inattivare molecole di importanza biologica e compromettere la funzionalità di diversi organi o tessuti. I ROS sono coinvolti nella fisiopatologia di molte patologie nell'uomo e, pertanto, una terapia antiossidante trova un razionale in molti settori terapeutici.

In condizioni normali, i ROS formatisi nel corso di reazioni biochimiche o in risposta a stimoli esterni, sono inattivati da specifici enzimi e sistemi antiossidanti, specificamente deputati al controllo dello stato ossidativo dell'organismo. Dati sperimentali e clinici suggeriscono che uno stress ossidativo, conseguenza di una sbilanciamento fra produzione di ROS e sistemi antiossidanti, può rappresentare la base fisiopatogenetica di molte malattie acute e croniche.

Il germe di grano è controindicato nei pazienti con morbo celiaco. Non sono noti dalla letteratura effetti collaterali o altre particolari precauzioni d'uso alle dosi raccomandate.


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