Sostenitori La Biolca - Deola Dolciaria

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Deola Dolciaria

Tra tradizione, tutela dell’ambiente e mercato.

Da qualche tempo i consumatori evidenziano una maggiore responsabilità e attenzione: hanno iniziato a domandarsi cosa si nasconda dietro il prezzo di vendita di un prodotto, in termini di tutela sindacale dei lavoratori dell’azienda che lo produce, utilizzo di materie prime di qualità e rispetto dell’ambiente.
In realtà vi è chi già da tempo ha iniziato un percorso di attenzione a particolari valori. Tra le piccole aziende venete che si distinguono nell’ambito della produzione biologica emerge la Deola Dolciaria s.n.c. con sede a Villa di Villa, in comune di Mel (Belluno).
Il laboratorio artigianale di pasticceria, guidato dal titolare, sig. Damiano Deola, si trova sulla strada che conduce al Castello di Zumelle, lontano da insediamenti industriali. La semplice dislocazione evidenzia subito la volontĂ  di produrre dolci di qualitĂ  in un ambiente salubre, pur in presenza degli inevitabili disagi legati alla lontananza dal fondovalle e dei maggiori costi del trasporto e della distribuzione.

L’azienda, a conduzione familiare (1), propone prodotti dolciari di elevata e garantita qualità. Non si limita infatti ad utilizzare materie prime tutte provenienti da agricoltura biologica, ma sfrutta anche i vantaggi della cottura in forno a legna (2).  Il combustibile, in pieno ossequio a criteri di sostenibilità ambientale, è fornito da legna di scarto e da potatura di essenze locali, fra le quali si ricorda il nocciolo. Questa scelta strategica consente di eliminare consumo di energia ed emissioni inquinanti dovute al trasporto del legname dal luogo di produzione a quello di utilizzo.

Inoltre, si tratta dell’aspetto veramente innovativo e qualificante, i biscotti e i dolci cotti con tale sistema sono realmente ad “emissioni zero” per quanto riguarda il biossido di carbonio (anidride carbonica), poiché il bilancio nella produzione di questo gas è in pareggio, dato che si bruciano biomasse (3). Tale sensibilità e sostenibilità ambientale prevede anche un’accurata scelta di confezioni ed imballaggi. Le prime sono rigorosamente in materiale riciclabile mentre i secondi provengono dal riutilizzo di scatole in cartone non più usate, altrimenti destinate alla macerazione o al riciclaggio (4).

La “filosofia” aziendale globale dimostra come piccole realtà imprenditoriali possano coniugare efficacemente il raggiungimento di significativi risultati economici con una produzione di assoluta eccellenza ed ecosostenibile.  Qualità del prodotto per Deola Dolciaria s.n.c. significa integrare questi tre aspetti, tenendo presenti le tradizioni venete e quelle specifiche della Val Belluna (5).

Un’azienda che, oltre a produrre gustosissimi dolci, è artefice di cultura. Una cultura, innovativa ma radicata negli autentici valori della tradizione, che diviene visione della vita, nella quale la persona è vista come nodo di relazioni con se stessa, gli altri e la natura.

Cultura che nutre e sostiene la persona, unitĂ  duale di corpo e spirito (6).

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(1) La maggior parte delle PMI (piccole e medie imprese) venete conta meno di dieci occupati. La forza di queste realtà è data dalla condivisione di obiettivi, dalla motivazione nel raggiungerli e dalla solidarietà nel gruppo. Caratteristiche fondamentali, legate anche all’importanza della famiglia nella storia dei Veneti, che si ritrovano intatte in Deola Dolciaria s.n.c.
(2) Mentre il forno elettrico produce calore sfruttando il riscaldamento di un conduttore al passaggio di corrente elettrica (effetto Joule), quello a legna utilizza il calore provocato dalla combustione di sostanza organica. In questo modo si ottiene una cottura più “naturale” che conferisce un aroma caratteristico ai cibi, garantendo un risparmio sui costi energetici.
(3) Infatti pari quantità di biossido di carbonio assorbita dall’atmosfera e fissata dalle piante nel loro sviluppo è rilasciata nel processo di combustione
(4) Anche questa scelta si colloca nella prospettiva del risparmio energetico e consente pure un’adeguata sostenibilità, dal momento che limita a monte la produzione di nuovi imballaggi in cartone.
(5) A questo proposito è utile ricordare che la Convenzione delle Alpi, in vigore anche in Italia, impegna le parti contraenti a “favorire l’impiego nelle zone di montagna di metodi di produzione estensivi adatti alla natura e caratteristici del luogo, nonché a tutelare e a valorizzare […] la produzione di prodotti agricoli tipici” (Art. 9).
(6) L’azienda realizza così in modo efficace l’auspicata valorizzazione degli aspetti etici in ambito economico.