L’ennesima tragedia

22 aprile: un altro naufragio nel Mediterraneo. 130 persone inghiottite dalle acque con tutte le loro storie e i loro sogni. 130 persone che non avevano altra colpa che quella di desiderare una vita più dignitosa in qualche parte d’Europa.

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Qualche riflessione sulla vita dei contadini del Nord Kivu, che devono destreggiarsi tra la guerra, i campi profughi e la ricerca di una normalità legata al mondo rurale. Il mese scorso abbiamo parlato di cosa significa abitare nella foresta equatoriale del Maniema, nell’est della Repubblica Democratica del Congo (RDC). Ora ci spostiamo appena un po’ più in là, nel Nord Kivu, regione di confine tra la RDC e i vicini Rwanda e Uganda.

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In fila per tre

Presto vieni qui, ma su non fare così
ma non li vedi quanti altri bambini
che sono tutti come te, che stanno in fila per tre
che sono bravi e che non piangono mai …
Vi insegnerò la morale e a recitar le preghiere
e ad amar la patria e la bandiera:
noi siamo un popolo di eroi e di grandi inventori
e discendiamo dagli antichi Romani …
Sei già abbastanza grande,

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Non maledire…

Non maledire questo nostro tempo
non invidiare chi nascerà domani
chi potrà vivere in un mondo felice
senza sporcarsi l’anima e le mani

Noi siam vissuti come abbiam potuto
negli anni oscuri, senza libertà
siam passati tra le forche e i cannoni
chiudendo il cuore e gli occhi alla pietà.

Ma  anche  dopo  il  più  freddo  degli inverni
ritorna sempre la dolce primavera
la nuova vita che comincia stamattina
in queste mani sporche ha una bandiera.

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Ho dipinto la pace

Avevo una scatola di colori,
brillanti, decisi e vivi.
Avevo una scatola di colori,
alcuni caldi, altri molto freddi.

Non avevo il rosso per il sangue dei feriti,
non avevo il nero per il pianto degli orfani,
non avevo il bianco per il volto dei morti,
non avevo il giallo per le sabbie ardenti.

Ma avevo l'arancio per la gioia della vita,
e il verde per i germogli e i nidi,

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Martin Luther King

(…) "E' strano come tutti i grandi geni militari del mondo abbiano parlato di pace. Gli antichi conquistatori che uccidevano per raggiungere la pace,Alessandro, Giulio Cesare, Carlo Magno, Napoleone, tutti a parole desideravano un ordine pacifico. Se leggete attentamente "Mein Kampf" scoprirete che Hitler insisteva che tutto ciò che faceva in Germania era per raggiungere la pace. E l'eloquenza di coloro che muovono il mondo oggi è meravigliosa quando tratta di pace: ogni volta che noi lasciamo cadere le nostre bombe nel Nord-Vietnam il presidente Johnson parla di pace".

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La nostra istruzione

Virginia Wolf

"La nostra istruzione non insegna a odiare la violenza, bensì a farne uso. Essa rende la gente così ansiosa di tenersi stretti i propri privilegi, da essere disposta a usare sistemi ben più subdoli della violenza quando le si chiede di farne partecipi altri. E non sono forse la violenza e il senso del possesso due sentimenti connessi molto da vicino con la guerra?

E allora cosa si dovrà insegnare nel "college"

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Non andare figlio

coi signori della guerra.
Il fucile che ti hanno dato
buttalo lontano
nel campo che abbiamo arato:
forse
ci nascerà
un albero d’ulivo.
La divisa che ti hanno dato
mettila addosso allo spaventapasseri
che veglia sul campo di grano:
lui vale molto di più di un generale
perchè custodisce la vita che nasce.
Il tuo generale invece
comanda su un campo di morte
dove non nasce mai
nemmeno un fiore.

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Bertolt Brecht

Generale, il tuo carro armato è una macchina potente
Spiana un bosco e sfracella cento uomini
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un carrista.

Generale, il tuo bombardiere è potente.
Vola più rapido di una tempesta e porta più di un elefante
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un meccanico.

Generale, l’uomo fa di tutto.
L’uomo può volare e può

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Albert Einstein mostra la lingua in occasione del suo 72esimo compleanno. I fotografi gli avevano chiesto di sorridere. (Princeton-1941)

Questo argomento (la guerra) mi induce a parlare della peggiore fra le creazioni, quella delle masse armate, del regime militare voglio dire, che odio con tutto il cuore. Disprezzo profondamente chi è felice di marciare in ranghi e nelle formazioni al seguito di una musica; costui ha ricevuto solo per errore il cervello: un midollo spinale gli sarebbe più

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