I funghi

Da secoli i funghi sono noti non soltanto come alimento ma anche come rimedio naturale. Inoltre esistono degli interessanti usi alternativi dei funghi oltre a quelli alimentari.

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Carciofo

Originario del Medioriente, il carciofo ha costituito fin dall’antichità un prodotto importante per i fitoterapisti Egizi e Greci, ma pare che altrettanto antico sia il suo uso in cucina. Già nel IV secolo a.C. era coltivato dagli arabi che lo chiamavano Kharshafâ da cui l’attuale nome.

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I semi di chia

Solo di recente la scienza moderna, rivalutando la dieta di alcune popolazioni precolombiane (Aztechi) è riuscita a riconsiderare l’importanza di questi piccoli semi, senza sapore ma ricchi di nutrimenti buoni per l’organismo umano.

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Il sedano rapa

Il sedano rapa, chiamato anche “sedano di Veronaâ€, è una varietà botanica particolare del sedano. Questa varietà di sedano, definita “ortaggio da radice†perché quella è la sua parte edibile, si distingue proprio per la radice grossa, arrotondata e nodosa, la buccia grinzosa e la polpa di colore bianco.

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Eritritolo

Seppur il nome possa evocare, come assonanza qualcosa di ‘esplosivo’, ciò che davvero lo contraddistingue è la capacità di far rimanere inalterato il carico glicemico, mantenendo le calorie pressoché nulle .
L’eritritolo (indicato in etichetta con E968) è infatti un dolcificante al pari dello zucchero, con gusto e somiglianza visiva quasi confondibili che sta assumendo sempre più rilevanza, rappresentando una valida alternativa ai classici dolcificanti sintetici e semisintetici. E’ presente naturalmente nella frutta (pere,

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Il riso rosso

Il riso rosso è una varietà di riso orientale che viene coltivata anche nella Pianura Padana. La coltivazione del riso rosso integrale del commercio equo e solidale avviene in Thailandia e in Indonesia.

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Cavolo nero

Il cavolo nero (Brassica oleracea L.) appartiene alla famiglia delle crocifere, così chiamate perché la forma dei loro fiori ricorda quella del portatore di croce (lat. Crucifer). Delle quasi duemila specie di crocifere catalogate dagli specialisti, i cavoli sono i vegetali che offrono le verdure di maggior pregio per l’alimentazione. Il genere Brassica comprende una sessantina di specie che sono originarie dell’area mediterranea e sono quasi tutte usate da millenni nell’alimentazione umana, con le sole eccezioni del cavolfiore e del cavolo di Bruxelles introdotti in tempi recenti.

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Il cacao

Il cacao è il prodotto di un albero sempreverde che può raggiungere i 10 metri di altezza. Produce fiori bianchi con sfumature rosa da cui si sviluppano poi i frutti. L’albero è in grado di dare 2 raccolti all’anno e raggiunge il suo completo sviluppo nel giro di dieci anni. Una piantagione produce frutti per circa 30 anni. Il nome scientifico della pianta è Theobroma cacao, appartiene alla famiglia delle Sterculiacee e si trova prevalentemente in Sud America.

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I friarielli, altresì chiamati broccoletti, cime di rapa in Puglia e rapini in Toscana, sono le infiorescenze appena sviluppate delle cime di rapa. Fanno parte della cucina tipica napoletana, ma sono utilizzati anche in altre regioni d’Italia come pure nella Galizia Spagnola e in Portogallo, nonché nella cucina cinese. Hanno la particolarità di avere piante basse con gambo molto tenero. A questa varietà appartengono diverse cultivar che si distinguono in base alla precocità: quarantina, sessantina,

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Il tofu

Il tofu si ottiene dalla cagliata della spremitura delle fave di soia e dalla successiva pressatura in forme. La fabbricazione del tofu dalla soia è simile a quella del formaggio dal latte. E’ un prodotto altamente idratato, gelatinoso. Si prepara scaldando il latte di soya e facendolo cagliare con “Nigariâ€, un caglio minerale, estratto dal sale marino. Ha un aspetto simile a quello del formaggio.

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Il daikon

Il Daikon che in giapponese significa “grossa radice†è una varietà del ravanello comune (Raphanus – Fam. Crucifere) coltivata sopratutto nell’Asia centrale. Ci sono molte varietà di daikon ma la più comune in Giappone è la aokubi daikon che ha la forma di una grossa carota, di circa 25-30 cm di lunghezza e di 5-10 cm di diametro. Attualmente è coltivato anche in Italia.
Si può utilizzare crudo grattugiato nelle insalate o cotto nelle zuppe di miso e nei minestroni.

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