Attività , lavori e ricorrenze del periodo autunnale.
Con l’arrivo dell’autunno assistiamo ad un fenomeno che è alla base dei naturali cicli vitali più importanti: in natura ha inizio una fase di reintegro di materia/energia all’interno del suolo grazie ai composti organici prodotti dalle piante durante il periodo estivo (foglie, ramaglie, tessuti vegetali etc.). Queste risorse devono poter essere accolte e metabolizzate al meglio da parte del suolo poiché la Terra ha necessità di nutrirsi e dissetarsi dopo la smania estiva.
Nei mesi di luglio, agosto e settembre è possibile mettere a dimora colture orticole che potranno essere consumate durante il periodo autunno-inverno.
Si tratta di impostare l’orto invernale con radicchi vari, cicorie, porri e altre svariate colture.
Tra queste non possono mancare i cavoli, i quali rappresentano i tipici ortaggi caratteristici della stagione fredda (e ricchi di utili proprietà nutrizionali).
Uno degli obiettivi principali dell’agricoltura biodinamica prevede il miglioramento delle caratteristiche complessive del terreno attraverso una serie di pratiche agronomiche utili a favorire la miglior condizione del suolo. È importante che il terreno sia sciolto, friabile e dotato di buona capacità di drenaggio. Questo fattore semplifica il lavoro dell’agricoltore offrendo anche notevoli benefici di natura ambientale ed ecologica.
Leggi tutto >>La vita sulla Terra dipende principalmente dalle piante. L’attività dei vegetali ci permette di respirare e, contemporaneamente, protegge e nutre il suolo generando terra fertile.
Leggi tutto >>Come già accennato nella prima parte dell’articolo, uno dei motivi per cui avviene la proliferazione della Gramigna è rappresentato dalla notevole vigoria e forza che caratterizzano questa specie vegetale (come altre Graminacee). Ma vi sono fattori legati alle caratteristiche del terreno che possono determinare condizioni di sviluppo ideali e favorirne oltremodo la proliferazione.
Leggi tutto >>Come già ribadito occorre sottolineare che la tecnica del sovescio può essere gestita in vari modi e che la scelta delle specie vegetali può variare in base alle necessità del caso, ma per poter ottenere il massimo apporto di elementi nutritivi (potere fertilizzante) è buona norma trinciare e interrare il sovescio quando vi è indicativamente il 10-20% circa di fioritura (tra tutte le essenze che lo compongono).
Leggi tutto >>Il sovescio rappresenta una pratica importante a garantire un terreno sano, vitale e libero da infestanti e problemi sanitari. Una delle principali differenze tra l’agricoltura biodinamica e l’agricoltura industriale risiede nel fatto che la prima ha come priorità la conservazione e la valorizzazione delle risorse naturali, in modo che un domani possano usufruirne anche le future generazioni. Ciò non significa necessariamente che non vi sia anche una adeguata produttività .
Leggi tutto >>In ambito agricolo con il termine rotazione si indica un tipo di successione che si ripete continuamente, cioè fisso
Leggi tutto >>Come valorizzare i fiori spontanei per l’equilibrio e la stabilità dell’ecosistema. Crucifere, Leguminose e altre specie vegetali svolgono un’importante funzione ai fini del mantenimento della fauna utile e degli equilibri naturali. Queste e altre erbe possono essere impiegate, in base alla zona ed al clima, come ad esempio specie appartenenti al genere Allium, Brassica, Campanula, Carduus, Echinops, Helianthus,
Leggi tutto >>Settembre e ottobre sono i mesi ideali per eseguire la tecnica del sovescio. Durante l’inverno infatti la terra consente un maggior sviluppo radicale, permettendo poi in primavera di avere la massima crescita fogliare.
In quest’epoca il terreno si presta alla massima attività biologica a vantaggio delle radici ma soprattutto della flora microbica del terreno.
La tecnica del sovescio è ampia e complessa ma vogliamo darne un sunto ad aiuto degli agricoltori novizi,
Effetti diretti ed indiretti di questa tecnica utile al miglioramento della struttura e del tenore di sostanza organica nel terreno Con la diminuzione della disponibilità di letami provenienti da allevamenti (biologici o convenzionali) si è posta, già diversi anni or sono, la questione relativa ai metodi attraverso i quali apportare sostanza organica, o precursori della stessa, nei terreni coltivati.
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