LE RAGIONI DELLA SCELTA VEGETARIANA (sesta parte)
Consumo di carne e salute umana
La scelta vegetariana può essere influenzata anche da ragioni di salute. Spesso si sente dire che bisogna mangiare e dar da mangiare, soprattutto ai bambini, carne: si tratta di un’affermazione infondata. Talune insufficienze di vitamine, come la B12, si verificano solo in vegani che non utilizzano integratori. Mentre non è inevitabile una carenza di ferro nei vegetariani: basta assumere verdure ricche di ferro, come le lenticchie (e molte altre), insieme alla vitamina C, per esempio utilizzando il succo di un limone (come nella zuppa di lenticchie che preparano gli indiani).
Molti studi dimostrano, invece, che è più salutare non mangiare prodotti di origine animale o, quantomeno, non mangiare carne. Ad esempio, le raccomandazioni elaborate dall’American Institute for Cancer e dal World Cancer Research Found nel 1997, sono: “Scegliere prevalentemente alimenti di origine vegetale con un’ampia varietà di verdura e di frutta, di legumi, di alimenti amidacei non o poco raffinati. Mangiare almeno quattro porzioni al giorno di verdure e di frutta nel corso di tutto l’anno. Basare l’alimentazione quotidiana su cereali e legumi. Preferire prodotti che non abbiano subito trattamenti industriali. L’uso abituale di carne rossa è sconsigliata, limitare il consumo di grassi di origine animale”. Una conferma viene da uno studio inglese del 2002, effettuato dall’Università di Cambridge, che conferma la teoria secondo cui i cibi integrali e vegetali proteggono dal cancro all’intestino. Dallo studio, che ha coinvolto 400.000 persone in nove Paesi europei, risulta che il consumo abbondante di carne rossa ha la stessa probabilità del fumo di provocare un cancro all’intestino crasso.
Un’altra indicazione, è quella di mangiare meno del 50% di proteine di origine animale. Ma se teniamo presente che i prodotti di origine animale sono molto ricchi in proteine, confrontando una porzione di legumi e cereali con una analoga di prodotti animali, si vede che si va da valori di metà a 1/10 di contenuto di proteine nei prodotti di origine vegetale. Ciò significa che l’equilibrio tra proteine di origine animale e quelle di origine vegetale si ottiene mangiando per il 70-80% prodotti di origine vegetale. Attualmente nella dieta dei paesi ricchi la maggioranza delle proteine che mangiamo sono di origine animale, fino a due o tre volte la quantità di proteine vegetali, in netto contrasto con quelle che sono le indicazioni di una corretta alimentazione.
Contributi di Gianni Tamino, biologo ricercatore dell’Università di Padova, al tema della scelta vegetariana