porri

Il porro

Pianta erbacea, deriva probabilmente da una specie spontanea (Allium ampeloprasum) raccolta come primizia di primavera, presumibilmente originaria dell’Asia Occidentale; annovera una storia che denota l’interesse, nell’arco dei secoli, dell’uomo nei suoi confronti.

Diffusasi in tutte le regioni del bacino Mediterraneo, coltivata da oltre 5000 anni, sin dall’inizio ne furono riconosciute le prestazioni culinarie e le virtù curative. L’evoluzione storica del porro è quasi analoga alla cipolla e, com’essa, fu decantato e prescritto dai classici e dai medici del passato. Storia ricca d’aneddoti curiosi, fra i quali si ricorda che un giorno il faraone Keops, per pagare i servigi ricevuti da un mago, gli diede un mazzo di cento porri o come l’imperatore romano Nerone, quando era complimentato per il suo bel canto, asseriva che la nitidezza e chiarezza della voce erano da attribuirsi alla quotidiana tazza di brodo di porri che beveva il mattino.

Nel tardo Medio Evo, dall’Italia il porro si diffuse in Francia e poi nelle regioni del Galles, dove fu elevato ad emblema nazionale.

Il porro come varietà è molto vicino all’aglio, più dolce e meno aromatico, ma molto più carnoso. Si presta alle preparazioni al forno, stufato tagliato in grosse rondelle o in gratin, non lascia un odore troppo forte alle minestre pur essendo gustosissimo. Nella cottura possono essere usate anche le grosse foglie verdi e carnose. Prima di consumarlo, va aperto fino ai primi strati e lavato con attenzione perché di solito trattiene della terra. Tutti lo conoscono come ortaggio da cottura, ma è un’evidente sottovalutazione: andrebbe riscoperto come ingrediente da insalata per insaporire, crudo, stufati e zuppe. E’ un potente mineralizzante, ben superiore a certe acque minerali non sempre asettiche, utile nella manutenzione delle cellule, tonico nervino, adatto nelle dispepsie, lassativo (per Leclerc e Mantovani è una vera “scopa dell’intestino”). E’ indicato nei casi di intossicazione, nelle affezioni del sistema circolatorio (vascolare e arterioso del sangue e linfatico), nell’arteriosclerosi, negli stati di reumatismo ed artritismo e nelle scrofolosi; nelle anemie conseguenti a demineralizzazione, nelle astenie in genere, nelle affezioni del tubo digerente (gastriti, dispepsie), nelle infiammazioni dell’intestino crasso, nelle affezioni urinarie e nelle litiasi, nelle affezioni delle vie respiratorie.

Ricette con il porro

Involtini di porri e mopur Crema di porri e fiocchi di avena H109& Involtini di porri e mopur
Verdure saltate Sformatino di miglio con porri H109& Verdure saltate


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