Coltivata dai Caldei in Babilonia giĂ 4000 anni fa, la cipolla (Allium cepa – Gigliacee) è sempre stata molto lodata e consumata dagli antichi, che le riconoscevano proprietĂ curative.
Come gli antichi Mesopotamici, e poi gli Egizi, i Greci e i Romani, i contadini di tutto il mondo hanno sempre visto nella cipolla il quotidiano “cibo della salute”. I libri di cucina attuali raccomandano sempre di usarla “con moderazione”, mentre la cipolla, con il suo acre sapore dolce piccante molto gradevole, dovrebbe essere usata anche oggi in abbondanza.
Alcuni centenari delle zone balcaniche hanno raccontato di aver mangiato tutta la vita una grossa cipolla cruda al giorno. E’ facile eliminare gli effetti secondari della cipolla cruda: basta tritarla finemente, cospargerla sempre con abbondante prezzemolo fresco e olio extravergine e masticare la pietanza, a cui si accompagna, molto lentamente, facendo lavorare i succhi gastrici. Inoltre se alla fine del pasto si beve un bicchiere di latte fresco è ancora meglio, perchè il latte assorbe gli odori. Chi ha un’intensa vita sociale può ricorrere a quei prodigiosi “deodoranti del sangue” come sono i vegetali verdi ricchi di clorofilla e gli oli essenziali aromatici (menta piperita, eucalipto, lavanda, ecc.), poche gocce in un cucchiaino di miele alla fine del pasto.
L’ortaggio è presente nel mercato in numerose varietà : piatte, sferiche, ovali, a trottola, bianche (in genere precoci), giallo dorate, rosso violacee (tardive, più facilmente conservabili e più ricche di principi attivi). La cipolla contiene poche vitamine, soprattutto se non ha parti verdi. Contiene anche zuccheri e proteine, tracce di grassi, pochi sali, acido fosforico e acetico, almeno due enzimi digestivi (ossidasi e diastasi), che però vengono eliminati dal calore e glucochinino che diminuisce il tasso zuccherino nel sangue ed è perciò utilissimo agli obesi e ai diabetici. Questa e altre sostanze presenti nella cipolla hanno un effetto simile a quello della tolbutamide dei farmaci antidiabetici che stimolano la produzione di insulina. Il consumo regolare della cipolla (50 g al giorno) riduce della metà la richiesta di insulina (da 40 a 20 unità al giorno).
La cipolla aumenta l’acidità del succo gastrico ed è utile nella ipocloridria. Le sue fibre alimentari (1,3g) non bastano a spiegare il suo effetto lassativo, eppure la cipolla cotta ha una marcata azione sul tubo digerente, come lassativo, mentre la cipolla cruda agisce sui reni come potente diuretico. La cipolla si comporta anche da potente antibatterico e non solo sulla flora della bocca. Contiene tra l’altro un principio antibiotico (attivo alla concentrazione di 0,7 per 100 mila) che distrugge la Brucella abortus, un batterio difficile. Comunque i microbi contro cui è efficace sono molto numerosi, come intuì già a metà ottocento Pasteur (colibatteri, strafilococchi, salmonelle, persino il temibile Mycrobacterium tubercolosis).
Masticata per 3-8 minuti rende del tutto sterile la mucosa della bocca, il che può essere utile in caso di infezioni e prevenire stomatiti e altri disturbi come certe forme di influenza, bronchiti e mal di gola. Buoni risultati sono stati ottenuti nella sciatica, nella colite, nella pertosse e nel morbo di Basedow. E’ uno dei pochi ortaggi anticancro, insieme con crescione, cavolo e aglio. La cipolla contiene infatti quercetina, un composto flavonico colorante che il microbiologo americano Terrance Leighton, ritiene capace di prevenire i tumori allo stomaco e al seno. Altri ricercatori hanno identificato nella cipolla il propilsolfuro che blocca gli enzimi indispensabili ad attivare un potente carcinogeno. E’ fornita anche di ormoni con attivitĂ estrogena analoga alla prostaglandina A1. Forse per questo è raccomandata da alcuni medici nella prostatite e nelle malattie della prostata in genere.
Ricette con la cipolla
Cipolline in agrodolce | Cipolle al forno | |||
Torta salata di cipolle | Zuppa di cipolle al gomasio |
Biolcalenda di aprile 2016