Oggi la morte viene cancellata e scompare, è oggetto di vergogna e diventa un tabù, prendendo il posto del sesso (!) come principale divieto. Cancellata perfino nei riti dell’elaborazione del lutto e il lutto protratto diventa di pertinenza dello psicologo o dello psichiatra. Una volta la morte era quasi sempre annunciata, oggi il malato troppo spesso viene privato del diritto di conoscere la propria morte e di prepararla.