Platone, ossia perchè

Per motivi non chiari,
in circostanze ignote
l’Essere Ideale smise di bastarsi.

Dopotutto poteva durare e durare all’infinito,
sgrossato dall’oscurità, forgiato dalla chiarezza,
nei suoi giardini di sogno sopra il mondo.

Perché, diamine, si mise a cercare impressioni
in cattiva compagnia della materia?

Che se ne fa di imitatori
mal riusciti, sfortunati,
senza prospettive per l’eternità?

Una saggezza zoppa
con una spina conficcata nel tallone?

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