Una cucina dalle antiche radici mediterranee. Anche la cucina sarda ha subito l’influenza delle molte dominazioni che, fin dall’epoca fenicia si sono succedute sull’isola. Quindi non deve stupire di trovare in diverse località della costa isolana piatti di derivazione genovese (soprattutto nell’isola di Carloforte), o catalana (ad Alghero) o pisana (soprattutto in Gallura).
Ma l’influenza di queste differenti dominazioni si sviluppò soprattutto lungo le coste, mentre l’interno dell’isola ha mantenuto, nei secoli, tradizioni molto caratteristiche. Così si ritrova ancora la vasta tradizione dei pani e delle paste speciali. Dal sottilissimo pane carasau (o carta musica), molto conosciuto anche in continente, col quale si preparano tanti piatti (pane guttiau, pane frattau, zuppe varie, ecc.), ma anche tantissimi pani rituali, così decorati da sembrare sculture, ognuno dedicato ad una ricorrenza o ad una cerimonia (nozze, battesimi e altro) e paste come i malloreddu (gnocchetti sardi), la fregula di semola di grano duro, i culurgiones (ravioli di patate o bietole selvatiche) che in alcune località assumono forme molto decorative.
Ancora importante l’abitudine della raccolta dei funghi e delle erbe selvatiche. L’agricoltura offre ancora diverse varietà locali e antiche di legumi, in particolare ceci (i più noti quelli di Musei), fave e fagioli di ogni tipo, compresi quelli dell’occhio, ma anche di frutta, di olive da olio ed è ancora piuttosto diffusa, soprattutto nell’agricoltura biologica, la coltivazione di frumenti antichi.
Ricette:
Antipasto Di Pane Guttiau | Culurgiones di patate e menta | |||
Panadinas | Pardulas |